Sommario/riassunto: |
L'esposizione propone un taglio del tutto inedito, offrendo una nuova analisi delle nature morte del pittore bolognese eseguite dal secondo dopoguerra fino al 1964. Con una selezione di oltre cinquanta dipinti provenienti da prestigiose raccolte pubbliche e private italiane e straniere la rassegna, a carattere strettamente scientifico, evidenzia come nelle opere a partire dal 1950, stilisticamente e concettualmente nuove, l’ossessivo ripetersi del medesimo soggetto, con sole variazioni di tono, composizione e inquadratura, costituisca un problema sempre eluso dagli specialisti ma fondamentale per cogliere il significato ultimo della pittura. Dopo i primi esempi di costruzione in diagonale, in cui è ancora indicato il piano di posa (come nella tela del 1951 appartenuta alla collezione Giovanardi), lo spazio trova una diversa dimensione speculativa nei lavori in cui gli elementi si dispongono in orizzontale gli uni davanti agli altri (ne è esempio la Natura morta realizzata nel 1953 già nella raccolta di Rodolfo Pallucchini), fino a determinare l’accentuato allungamento del formato che caratterizza alcuni straordinari dipinti del 1954. (Fonte: https://galleriadelloscudo.com/esposizione/morandi-ultimo-nature-morte-1950-1964/) |