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La confisca di prevenzione quale strumento di contrasto alla criminalità organizzata / / Valentina Botti
La confisca di prevenzione quale strumento di contrasto alla criminalità organizzata / / Valentina Botti
Autore Botti Valentina
Pubbl/distr/stampa Torino, [Italy] : , : G. Giappichelli Editore, , 2014
Descrizione fisica 1 online resource (309 p.)
Disciplina 364
Collana Il laboratorio del penalista
Soggetto topico Criminology - Italy
Organized crime investigation - Italy
Organized crime - Italy
Soggetto genere / forma Electronic books.
ISBN 88-348-4748-2
Formato Materiale a stampa
Livello bibliografico Monografia
Lingua di pubblicazione ita
Nota di contenuto Capitolo 1; L'evoluzione storico-giuridica delle misure di prevenzione patrimoniali; 1. Le misure di prevenzione nella legge n. 575/1965: compatibilità con la Costituzione e con la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali; 2. La legge Rognoni-La Torre; 3. Gli interventi riformatori degli anni '90 ed il principio di autonomia tra le misure personali e patrimoniali; 3.1. Il d.l. n. 92/2008 e l'autonomia delle misure patrimoniali; 3.2. La legge n. 94/2009 come risposta ai dubbi interpretativi circa il principio di autonomia delle misure patrimoniali
4. L'approvazione del Codice Antimafia5. La natura della confisca e l'applicazione del principio di irretroattività; Capitolo 2; I presupposti applicativi della confisca; 1. Le categorie dei soggetti destinatari delle misure di prevenzione; 1.1. L'appartenenza all'associazione mafiosa; 1.2. Il decesso del proposto; 2. La pericolosità sociale del proposto: attualità, standard probatorio e correlazione temporale fra l'epoca di acquisto dei beni e pericolosità del destinatario della misura; 3. I parametri di giudizio: la sproporzione del valore dei beni ed il frutto o reimpiego dei beni
3.1. Il frutto o reimpiego dei beni e l'impresa mafiosa3.2. Il valore sproporzionato dei beni; 3.3. La titolarità o disponibilità, anche per interposta persona, fisica o giuridica, di denaro, beni o altra utilità; l'interposizione fittizia e la posizione del terzo; 3.4. La giustificazione sulla lecita provenienza dei beni; 4. Le indagini patrimoniali; Capitolo 3; Il procedimento applicativo della confisca e la tutela dei terzi; 1. La titolarità della proposta; 2. Il procedimento di applicazione ed i termini; 3. I provvedimenti d'urgenza e la revocazione della confisca
4. I rapporti fra confisca penale e confisca di prevenzione5. La tutela dei terzi; 5.1. I titolari formali dei beni; 5.2. I titolari di diritti reali di garanzia; 5.3. I creditori chirografari e la confisca dell'azienda; 5.4. I terzi titolari di diritti di godimento e gli eredi del proposto; 6. L'accertamento dei diritti dei terzi; 6.1. La legge di stabilità; Capitolo 4; La gestione e l'amministrazione dei beni; 1. Le linee generali della gestione e destinazione dei beni; 2. La gestione dei beni sequestrati; 2.1.Il rendiconto della gestione
3. L'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata la destinazione dei beni confiscati; 3.1. L'ANBSC; 3.2. La restituzione per equivalente e la destinazione dei beni; 4. I rapporti con le procedure concorsuali; 4.1. Il fallimento successivo al sequestro; 4.2. Il sequestro successivo alla dichiarazione di fallimento; Capitolo 5; La confisca allargata ex art. 12 sexies legge n. 356/1992; 1. La confisca di cui all'art. 12 sexies ed il dibattito sulla sua natura giuridica
2. Le condizioni di applicabilità della confisca e l'onere della prova
Record Nr. UNINA-9910460883903321
Botti Valentina  
Torino, [Italy] : , : G. Giappichelli Editore, , 2014
Materiale a stampa
Lo trovi qui: Univ. Federico II
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La confisca di prevenzione quale strumento di contrasto alla criminalità organizzata / / Valentina Botti
La confisca di prevenzione quale strumento di contrasto alla criminalità organizzata / / Valentina Botti
Autore Botti Valentina
Pubbl/distr/stampa Torino, [Italy] : , : G. Giappichelli Editore, , 2014
Descrizione fisica 1 online resource (309 p.)
Disciplina 364
Collana Il laboratorio del penalista
Soggetto topico Criminology - Italy
Organized crime investigation - Italy
Organized crime - Italy
ISBN 88-348-4748-2
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Lingua di pubblicazione ita
Nota di contenuto Capitolo 1; L'evoluzione storico-giuridica delle misure di prevenzione patrimoniali; 1. Le misure di prevenzione nella legge n. 575/1965: compatibilità con la Costituzione e con la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali; 2. La legge Rognoni-La Torre; 3. Gli interventi riformatori degli anni '90 ed il principio di autonomia tra le misure personali e patrimoniali; 3.1. Il d.l. n. 92/2008 e l'autonomia delle misure patrimoniali; 3.2. La legge n. 94/2009 come risposta ai dubbi interpretativi circa il principio di autonomia delle misure patrimoniali
4. L'approvazione del Codice Antimafia5. La natura della confisca e l'applicazione del principio di irretroattività; Capitolo 2; I presupposti applicativi della confisca; 1. Le categorie dei soggetti destinatari delle misure di prevenzione; 1.1. L'appartenenza all'associazione mafiosa; 1.2. Il decesso del proposto; 2. La pericolosità sociale del proposto: attualità, standard probatorio e correlazione temporale fra l'epoca di acquisto dei beni e pericolosità del destinatario della misura; 3. I parametri di giudizio: la sproporzione del valore dei beni ed il frutto o reimpiego dei beni
3.1. Il frutto o reimpiego dei beni e l'impresa mafiosa3.2. Il valore sproporzionato dei beni; 3.3. La titolarità o disponibilità, anche per interposta persona, fisica o giuridica, di denaro, beni o altra utilità; l'interposizione fittizia e la posizione del terzo; 3.4. La giustificazione sulla lecita provenienza dei beni; 4. Le indagini patrimoniali; Capitolo 3; Il procedimento applicativo della confisca e la tutela dei terzi; 1. La titolarità della proposta; 2. Il procedimento di applicazione ed i termini; 3. I provvedimenti d'urgenza e la revocazione della confisca
4. I rapporti fra confisca penale e confisca di prevenzione5. La tutela dei terzi; 5.1. I titolari formali dei beni; 5.2. I titolari di diritti reali di garanzia; 5.3. I creditori chirografari e la confisca dell'azienda; 5.4. I terzi titolari di diritti di godimento e gli eredi del proposto; 6. L'accertamento dei diritti dei terzi; 6.1. La legge di stabilità; Capitolo 4; La gestione e l'amministrazione dei beni; 1. Le linee generali della gestione e destinazione dei beni; 2. La gestione dei beni sequestrati; 2.1.Il rendiconto della gestione
3. L'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata la destinazione dei beni confiscati; 3.1. L'ANBSC; 3.2. La restituzione per equivalente e la destinazione dei beni; 4. I rapporti con le procedure concorsuali; 4.1. Il fallimento successivo al sequestro; 4.2. Il sequestro successivo alla dichiarazione di fallimento; Capitolo 5; La confisca allargata ex art. 12 sexies legge n. 356/1992; 1. La confisca di cui all'art. 12 sexies ed il dibattito sulla sua natura giuridica
2. Le condizioni di applicabilità della confisca e l'onere della prova
Record Nr. UNINA-9910797004103321
Botti Valentina  
Torino, [Italy] : , : G. Giappichelli Editore, , 2014
Materiale a stampa
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La confisca di prevenzione quale strumento di contrasto alla criminalità organizzata / / Valentina Botti
La confisca di prevenzione quale strumento di contrasto alla criminalità organizzata / / Valentina Botti
Autore Botti Valentina
Pubbl/distr/stampa Torino, [Italy] : , : G. Giappichelli Editore, , 2014
Descrizione fisica 1 online resource (309 p.)
Disciplina 364
Collana Il laboratorio del penalista
Soggetto topico Criminology - Italy
Organized crime investigation - Italy
Organized crime - Italy
ISBN 88-348-4748-2
Formato Materiale a stampa
Livello bibliografico Monografia
Lingua di pubblicazione ita
Nota di contenuto Capitolo 1; L'evoluzione storico-giuridica delle misure di prevenzione patrimoniali; 1. Le misure di prevenzione nella legge n. 575/1965: compatibilità con la Costituzione e con la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali; 2. La legge Rognoni-La Torre; 3. Gli interventi riformatori degli anni '90 ed il principio di autonomia tra le misure personali e patrimoniali; 3.1. Il d.l. n. 92/2008 e l'autonomia delle misure patrimoniali; 3.2. La legge n. 94/2009 come risposta ai dubbi interpretativi circa il principio di autonomia delle misure patrimoniali
4. L'approvazione del Codice Antimafia5. La natura della confisca e l'applicazione del principio di irretroattività; Capitolo 2; I presupposti applicativi della confisca; 1. Le categorie dei soggetti destinatari delle misure di prevenzione; 1.1. L'appartenenza all'associazione mafiosa; 1.2. Il decesso del proposto; 2. La pericolosità sociale del proposto: attualità, standard probatorio e correlazione temporale fra l'epoca di acquisto dei beni e pericolosità del destinatario della misura; 3. I parametri di giudizio: la sproporzione del valore dei beni ed il frutto o reimpiego dei beni
3.1. Il frutto o reimpiego dei beni e l'impresa mafiosa3.2. Il valore sproporzionato dei beni; 3.3. La titolarità o disponibilità, anche per interposta persona, fisica o giuridica, di denaro, beni o altra utilità; l'interposizione fittizia e la posizione del terzo; 3.4. La giustificazione sulla lecita provenienza dei beni; 4. Le indagini patrimoniali; Capitolo 3; Il procedimento applicativo della confisca e la tutela dei terzi; 1. La titolarità della proposta; 2. Il procedimento di applicazione ed i termini; 3. I provvedimenti d'urgenza e la revocazione della confisca
4. I rapporti fra confisca penale e confisca di prevenzione5. La tutela dei terzi; 5.1. I titolari formali dei beni; 5.2. I titolari di diritti reali di garanzia; 5.3. I creditori chirografari e la confisca dell'azienda; 5.4. I terzi titolari di diritti di godimento e gli eredi del proposto; 6. L'accertamento dei diritti dei terzi; 6.1. La legge di stabilità; Capitolo 4; La gestione e l'amministrazione dei beni; 1. Le linee generali della gestione e destinazione dei beni; 2. La gestione dei beni sequestrati; 2.1.Il rendiconto della gestione
3. L'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata la destinazione dei beni confiscati; 3.1. L'ANBSC; 3.2. La restituzione per equivalente e la destinazione dei beni; 4. I rapporti con le procedure concorsuali; 4.1. Il fallimento successivo al sequestro; 4.2. Il sequestro successivo alla dichiarazione di fallimento; Capitolo 5; La confisca allargata ex art. 12 sexies legge n. 356/1992; 1. La confisca di cui all'art. 12 sexies ed il dibattito sulla sua natura giuridica
2. Le condizioni di applicabilità della confisca e l'onere della prova
Record Nr. UNINA-9910810572503321
Botti Valentina  
Torino, [Italy] : , : G. Giappichelli Editore, , 2014
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La ricostruzione giudiziale dei crimini nazifascisti in Italia : Questioni preliminari. / / Silvia Buzzelli, Marco De Paolis, Andrea Speranzoni
La ricostruzione giudiziale dei crimini nazifascisti in Italia : Questioni preliminari. / / Silvia Buzzelli, Marco De Paolis, Andrea Speranzoni
Autore Buzzelli Silvia
Pubbl/distr/stampa Torino, [Italy] : , : G. Giappichelli Editore, , 2014
Descrizione fisica 1 online resource (521 p.)
Disciplina 345.45
Soggetto topico Criminal law - Italy
Criminology - Italy
Law - Italy
Soggetto genere / forma Electronic books.
ISBN 88-348-4730-X
Formato Materiale a stampa
Livello bibliografico Monografia
Lingua di pubblicazione ita
Nota di contenuto Presentazione; Capitolo Primo; Giudicare senza necessariamente punire; 1. A mo' di premessa: il perché di un aggettivo.; 2. I panni del nemico.; 3. Lo sterminio del nemico: un punto di non ritorno.; 4. Segue: teorizzazioni italiane e crudeltà naziste.; 5. La strana mappa della giustizia sovranazionale e le sentenze pronunciate dopo più di sessantanni dai crimini nazifascisti.; 6. "Giustizia dei vincitori": un appellativo ambiguo.; 7. Le vicende italiane emblema della "giustizia di transizione".
8. Una singolare chiave di lettura dei casi giudiziari in grado di superare il disagio del giurista: la rivisitazione del vocabolario classico.9. La componente tragica: la sfida di Antigone, ovvero il rifiuto di eseguire gli ordini, il dovere di disobbedienza.; 10. Il ricorso alle figure retoriche: la metafora del macello per descrivere la dismisura criminale.; 11. La metafora della caccia per comprendere la posizione processuale degli accusati e il ruolo delle vittime.; 12. Il mito dell'oblio pubblico e le ricadute nella sfera giudiziaria: amnistia legale, colpi di spugna, insabbiamenti.
13. Oblio illecito e verità: il senso di giudicare, in ogni caso, anche a distanza di decenni.14. Il tradizionale confronto tra il mestiere del giudice e le libertà dello storico: motivare la sentenza non è come scrivere la storia.; Capitolo Secondo; La punizione dei crimini di guerra in Italia; 1. Indagare sui crimini contro l'umanità: il tempo e l'inchiesta.; 2. Il problema dei crimini di guerra e i primi processi promossi dagli alleati in Italia.; 3. I processi dei tribunali italiani: fascisti e collaborazionisti.; 4. I processi dei tribunali italiani: i criminali tedeschi ed austriaci.
5. La prima fase: il passato (dal dopoguerra al 1994).6. La seconda fase: la ripresa dei processi (dal 1994 al 2002).; 7. La terza fase: i processi per le grandi stragi e il nuovo metodo investigativo.; 8. Conclusioni.; Appendici al Capitolo Secondo; Appendice A al 6; Appendice B al 7; Capitolo Terzo; Il testimone della disumanizzazione nei processi italiani per crimini di guerra; 1. Giudicare la "guerra ai civili" attraverso la testimonianza nella ricostruzione processuale e nel discorso storico.; 2. Il testimone degli eccidi ed il paradigma dello "stato di eccezione".
3. Il "tempo non curato" e la narrazione testimoniale delle vittime.4. L'utilità del raffronto con le esperienze giudiziarie europee: il caso dei "processi ad Auschwitz" ed il "caso Demjanjuk".; 5. Segue: il "caso Barbie".; 6. Segue: il "caso Papon".; 7. Segue: il "caso Touvier".; 8. Segue: il "caso Bousquet".; 9. Segue: processo, tempo ed emersione del trauma. I casi italiani.; Capitolo Quarto; Problematiche relative alle parti eventuali nei processi italiani per crimini di guerra; 1. La costituzione di parte civile dei familiari delle vittime.
2. La costituzione di parte civile degli enti pubblici territoriali e gli effetti della violenza collettiva sulle comunità.
Record Nr. UNINA-9910460899703321
Buzzelli Silvia  
Torino, [Italy] : , : G. Giappichelli Editore, , 2014
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La ricostruzione giudiziale dei crimini nazifascisti in Italia : Questioni preliminari. / / Silvia Buzzelli, Marco De Paolis, Andrea Speranzoni
La ricostruzione giudiziale dei crimini nazifascisti in Italia : Questioni preliminari. / / Silvia Buzzelli, Marco De Paolis, Andrea Speranzoni
Autore Buzzelli Silvia
Pubbl/distr/stampa Torino, [Italy] : , : G. Giappichelli Editore, , 2014
Descrizione fisica 1 online resource (521 p.)
Disciplina 345.45
Soggetto topico Criminal law - Italy
Criminology - Italy
Law - Italy
ISBN 88-348-4730-X
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Livello bibliografico Monografia
Lingua di pubblicazione ita
Nota di contenuto Presentazione; Capitolo Primo; Giudicare senza necessariamente punire; 1. A mo' di premessa: il perché di un aggettivo.; 2. I panni del nemico.; 3. Lo sterminio del nemico: un punto di non ritorno.; 4. Segue: teorizzazioni italiane e crudeltà naziste.; 5. La strana mappa della giustizia sovranazionale e le sentenze pronunciate dopo più di sessantanni dai crimini nazifascisti.; 6. "Giustizia dei vincitori": un appellativo ambiguo.; 7. Le vicende italiane emblema della "giustizia di transizione".
8. Una singolare chiave di lettura dei casi giudiziari in grado di superare il disagio del giurista: la rivisitazione del vocabolario classico.9. La componente tragica: la sfida di Antigone, ovvero il rifiuto di eseguire gli ordini, il dovere di disobbedienza.; 10. Il ricorso alle figure retoriche: la metafora del macello per descrivere la dismisura criminale.; 11. La metafora della caccia per comprendere la posizione processuale degli accusati e il ruolo delle vittime.; 12. Il mito dell'oblio pubblico e le ricadute nella sfera giudiziaria: amnistia legale, colpi di spugna, insabbiamenti.
13. Oblio illecito e verità: il senso di giudicare, in ogni caso, anche a distanza di decenni.14. Il tradizionale confronto tra il mestiere del giudice e le libertà dello storico: motivare la sentenza non è come scrivere la storia.; Capitolo Secondo; La punizione dei crimini di guerra in Italia; 1. Indagare sui crimini contro l'umanità: il tempo e l'inchiesta.; 2. Il problema dei crimini di guerra e i primi processi promossi dagli alleati in Italia.; 3. I processi dei tribunali italiani: fascisti e collaborazionisti.; 4. I processi dei tribunali italiani: i criminali tedeschi ed austriaci.
5. La prima fase: il passato (dal dopoguerra al 1994).6. La seconda fase: la ripresa dei processi (dal 1994 al 2002).; 7. La terza fase: i processi per le grandi stragi e il nuovo metodo investigativo.; 8. Conclusioni.; Appendici al Capitolo Secondo; Appendice A al 6; Appendice B al 7; Capitolo Terzo; Il testimone della disumanizzazione nei processi italiani per crimini di guerra; 1. Giudicare la "guerra ai civili" attraverso la testimonianza nella ricostruzione processuale e nel discorso storico.; 2. Il testimone degli eccidi ed il paradigma dello "stato di eccezione".
3. Il "tempo non curato" e la narrazione testimoniale delle vittime.4. L'utilità del raffronto con le esperienze giudiziarie europee: il caso dei "processi ad Auschwitz" ed il "caso Demjanjuk".; 5. Segue: il "caso Barbie".; 6. Segue: il "caso Papon".; 7. Segue: il "caso Touvier".; 8. Segue: il "caso Bousquet".; 9. Segue: processo, tempo ed emersione del trauma. I casi italiani.; Capitolo Quarto; Problematiche relative alle parti eventuali nei processi italiani per crimini di guerra; 1. La costituzione di parte civile dei familiari delle vittime.
2. La costituzione di parte civile degli enti pubblici territoriali e gli effetti della violenza collettiva sulle comunità.
Record Nr. UNINA-9910797004303321
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Torino, [Italy] : , : G. Giappichelli Editore, , 2014
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La ricostruzione giudiziale dei crimini nazifascisti in Italia : Questioni preliminari. / / Silvia Buzzelli, Marco De Paolis, Andrea Speranzoni
La ricostruzione giudiziale dei crimini nazifascisti in Italia : Questioni preliminari. / / Silvia Buzzelli, Marco De Paolis, Andrea Speranzoni
Autore Buzzelli Silvia
Pubbl/distr/stampa Torino, [Italy] : , : G. Giappichelli Editore, , 2014
Descrizione fisica 1 online resource (521 p.)
Disciplina 345.45
Soggetto topico Criminal law - Italy
Criminology - Italy
Law - Italy
ISBN 88-348-4730-X
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Livello bibliografico Monografia
Lingua di pubblicazione ita
Nota di contenuto Presentazione; Capitolo Primo; Giudicare senza necessariamente punire; 1. A mo' di premessa: il perché di un aggettivo.; 2. I panni del nemico.; 3. Lo sterminio del nemico: un punto di non ritorno.; 4. Segue: teorizzazioni italiane e crudeltà naziste.; 5. La strana mappa della giustizia sovranazionale e le sentenze pronunciate dopo più di sessantanni dai crimini nazifascisti.; 6. "Giustizia dei vincitori": un appellativo ambiguo.; 7. Le vicende italiane emblema della "giustizia di transizione".
8. Una singolare chiave di lettura dei casi giudiziari in grado di superare il disagio del giurista: la rivisitazione del vocabolario classico.9. La componente tragica: la sfida di Antigone, ovvero il rifiuto di eseguire gli ordini, il dovere di disobbedienza.; 10. Il ricorso alle figure retoriche: la metafora del macello per descrivere la dismisura criminale.; 11. La metafora della caccia per comprendere la posizione processuale degli accusati e il ruolo delle vittime.; 12. Il mito dell'oblio pubblico e le ricadute nella sfera giudiziaria: amnistia legale, colpi di spugna, insabbiamenti.
13. Oblio illecito e verità: il senso di giudicare, in ogni caso, anche a distanza di decenni.14. Il tradizionale confronto tra il mestiere del giudice e le libertà dello storico: motivare la sentenza non è come scrivere la storia.; Capitolo Secondo; La punizione dei crimini di guerra in Italia; 1. Indagare sui crimini contro l'umanità: il tempo e l'inchiesta.; 2. Il problema dei crimini di guerra e i primi processi promossi dagli alleati in Italia.; 3. I processi dei tribunali italiani: fascisti e collaborazionisti.; 4. I processi dei tribunali italiani: i criminali tedeschi ed austriaci.
5. La prima fase: il passato (dal dopoguerra al 1994).6. La seconda fase: la ripresa dei processi (dal 1994 al 2002).; 7. La terza fase: i processi per le grandi stragi e il nuovo metodo investigativo.; 8. Conclusioni.; Appendici al Capitolo Secondo; Appendice A al 6; Appendice B al 7; Capitolo Terzo; Il testimone della disumanizzazione nei processi italiani per crimini di guerra; 1. Giudicare la "guerra ai civili" attraverso la testimonianza nella ricostruzione processuale e nel discorso storico.; 2. Il testimone degli eccidi ed il paradigma dello "stato di eccezione".
3. Il "tempo non curato" e la narrazione testimoniale delle vittime.4. L'utilità del raffronto con le esperienze giudiziarie europee: il caso dei "processi ad Auschwitz" ed il "caso Demjanjuk".; 5. Segue: il "caso Barbie".; 6. Segue: il "caso Papon".; 7. Segue: il "caso Touvier".; 8. Segue: il "caso Bousquet".; 9. Segue: processo, tempo ed emersione del trauma. I casi italiani.; Capitolo Quarto; Problematiche relative alle parti eventuali nei processi italiani per crimini di guerra; 1. La costituzione di parte civile dei familiari delle vittime.
2. La costituzione di parte civile degli enti pubblici territoriali e gli effetti della violenza collettiva sulle comunità.
Record Nr. UNINA-9910821674703321
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