LEADER 01880cam 2200205 i 4500 001 991004258928707536 005 20221130132007.0 008 221123s2018----it | 001 0 ita 020 $a9788849535037 040 $aBibl. Dip.le Aggr. Scienze Giuridiche - Sez. Studi Giuridici$bita 100 1 $aTuccillo, Fabiana$0474315 245 10$aEditto e ius novum :$bsulle tracce del quod quisque iuris /$cFabiana Tuccillo 260 $aNapoli :$bEdizioni scientifiche italiane,$c2018 300 $a304 p. ;$c24 cm 490 2 $aPubblicazioni del Dipartimento di giurisprudenza /$fUniversità degli studi di Napoli Federico II ;$v1 520 $aIl volume offre un’analisi complessiva del titolo 2.2 dei Digesta, rubricato quod quisque iuris in alterum statuerit, ut ipse eodem iure utatur. In particolare la lettura dei frammenti tratti dai commentari ad edictum di Ulpiano, Paolo e Gaio che compongono il titolo pone molteplici interrogativi: sulla responsabilità magistratuale, sul momento in cui si poteva verificare la cd. ritorsione rispetto al ius novum et iniquum utilizzato da un magistrato giusdicente, sul contesto storico di emersione della nuova disciplina (anche in rapporto con la lex Cornelia de iurisdictione), oltre che sulla non punibilità della semplice cogitatio e sull’ideologia operante a monte dell’edictum (anche in connessione con il contenuto e le finalità della norma pretoria). Nell’articolazione del titolo e dei frammenti il profilo etico e quello giuridico appaiono connettersi strettamente, mentre nella tradizione del divieto si intrecciano anche temi religiosi, considerate le ‘vicinanze’ tra la prescrizione edittale e il precetto evangelico quod ab alio oderis fieri tibi, vide ne tu aliquando alteri facias. 650 4$aEdicta 912 $a991004258928707536 996 $aEditto e ius novum$91565441 997 $aUNISALENTO