LEADER 01731nam 2200301 450 001 996675981203316 005 20250918093415.0 010 $a978-88-290-2643-2 100 $a20250918d2024----km y0itay5003 ba 101 0 $aita 102 $aIT 105 $aa 00 y 200 1 $a<> diavolo$estoria iconografica del male$fLaura Pasquini 210 $aRoma$cCarocci$d2024 215 $a362 p.$cill.$d23 cm 225 2 $aSaggi$v93 330 $aIl diavolo può sfoggiare le corna, la coda e le ali, fattezze bestiali, orrifiche o mostruose; ma può anche mostrarsi umanizzato e sensuale, prestante e vigoroso. Può essere enorme come minuto, villoso come glabro, terribile o burlone, ignudo o ben abbigliato. Non esiste un?unica forma, ve ne sono tante; non una sola figura ma migliaia da mettere in fila, da comprendere e giustificare in base alle fonti testuali, alle leggende, agli eventi di cui il demonio rappresenta gli esiti drammatici e nei quali riesce ogni volta a impersonare il nemico di turno, adottando la maschera opportuna. Pur operando un?inevitabile selezione fra le innumerevoli testimonianze figurative, il volume analizza l?evoluzione dell?immagine demoniaca dalle prime attestazioni nella Tarda Antichità fino ai giorni nostri, individuandone via via le strategiche mutazioni, le eventuali novità, le possibili motivazioni storiche. (Fonte: editore) 410 0$aSaggi$v93 606 0 $aDemonio$xIconografia$2BNCF 676 $a704.9487 700 1$aPASQUINI,$bLaura$f<1964- >$01264412 801 0$aIT$bcba$gREICAT 912 $a996675981203316 951 $aXII.2.A. 396$b292438 L.M.$cXII.2.A.$d573497 959 $aBK 969 $aUMA 996 $aDiavolo$94434990 997 $aUNISA