LEADER 02839nam 2200337 450 001 996667267703316 005 20250722154217.0 010 $a978-88-459-3875-7 100 $a20211119d2024----km y0itay5003 ba 101 1 $aita$ceng 102 $aIT 105 $aca 00 y 200 1 $aManifesto della melanconia$fDavid Ritz Finkelstein$gtraduzione di Silvio Ferraresi$gcon una nota di Carlo Rovelli 210 $aMilano$cAdelphi$d2024 215 $a102 p.$cill., 1 ritratto$d18 cm 225 2 $aPiccola biblioteca Adelphi$v802 330 $aDal momento in cui è apparsa nel 1514, la Melencolia I di Dürer è ascesa a icona di culto ? un culto in cui ha giocato un ruolo essenziale la sua esasperante, quasi irriducibile condensazione simbolico - esoterica, oggetto di secolari speculazioni almeno fino a quando, nel 1923, Erwin Panofsky e Fritz Saxl ne hanno dato un?interpretazione in apparenza risolutiva. Meno noto ma altrettanto illuminante è il contributo di uno dei fisici più eterodossi del nostro tempo, David Finkelstein, il quale, prendendo le mosse dallo studio dei due grandi storici dell?arte, offre dell?incisione un?originale analisi che riconduce ogni elemento a specifici ambiti scientifici e ne sottolinea così un carattere radicalmente nuovo. Non solo. Se già per Panofsky e Saxl la Melencolia I non rappresentava più la semplice traduzione visiva di un?inclinazione umorale, Finkelstein compie un passaggio ulteriore: facendo coincidere la scoperta rinascimentale della prospettiva con quella generale sull?«aspetto prospettico» (ossia relativistico) della realtà, individua nella melanconia la disillusione dell?artista e dello scienziato che si sforzano invano di raggiungere «verità e bellezza assolute». Al cuore di questo libro, dunque, c?è una vera, profonda messa in discussione degli idoli della scienza. Uno snodo su cui il fisico torna in modo mirato anche nel secondo scritto qui proposto, una breve ma acutissima meditazione dove Einstein e la meccanica quantistica vengono rilette per approdare alle più ardite implicazioni conoscitive della scuola buddhista. Mostrando così come in fisica le «relazioni» tra gli oggetti contino più delle loro «proprietà»; e come non esistano teorie totalizzanti né, men che meno, conclusive. (Fonte: editore) 410 0$12001$aPiccola biblioteca Adelphi$v802 500 10$a<> Melencolia manifesto$94405293 604 $aDürer, Albrecht$tMelancholie$2BNCF 676 $a769.92 700 1$aFINKELSTEIN,$bDavid Ritz$053944 702 1$aFERRARESI,$bSilvio 702 1$aROVELLI,$bCarlo$f<1956- > 801 0$aIT$bcba$gREICAT 912 $a996667267703316 951 $aXII.2.B. 2212$b292135 L.M.$cXII.2.$d570631 959 $aBK 969 $aUMA 996 $aMelencolia manifesto$94405293 997 $aUNISA