LEADER 02182nam 2200361 450 001 996658870703316 005 20250521115845.0 010 $a978-88-3285-139-7 100 $a20250521d2020----km y0itay5003 ba 101 1 $aita$cfre 102 $aIT 105 $ay 00 y 200 1 $a<> straniero che viene$eripensare l'ospitalità$fMichel Agier$gprefazione all'edizione italiana di Adriano Favole 210 $aMilano$cRaffaello Cortina$d2020 215 $a168 p.$d20 cm 225 2 $aTemi 300 $aTraduzione di Diego Guzzi 330 $aLa condizione di straniero è destinata a diffondersi. Ma la mobilità che ci piace celebrare si scontra con le frontiere che gli Stati nazione erigono contro i "migranti", trattati più come nemici che come ospiti. Spinti a compensare l'ostilità dei loro governi, molti cittadini si sono trovati costretti a fare qualcosa: accogliere, sfamare o trasportare viaggiatori in difficoltà. Hanno così ridestato un'antica tradizione antropologica che sembrava sopita: l'ospitalità. Questo modo di entrare in politica aprendo la porta di casa rivela però i suoi limiti. Ogni sistemazione è una goccia d'acqua nell'oceano del peregrinare globale e la benevolenza alla base di questi gesti non può fungere da salvacondotto permanente. Michel Agier ci invita a ripensare l'ospitalità attraverso la lente dell'antropologia, della filosofia e della storia. Se da un lato ne sottolinea le ambiguità, dall'altro ne rivela la capacità di scompaginare l'immaginario nazionale, perché lo straniero che arriva ci obbliga a vedere in modo diverso il posto che occupa ciascuno di noi nel mondo. (Fonte: editore) 410 0$12001$aTemi 500 10$a<>étranger qui vient$91756725 606 0 $aOspitalità$xAntropologia culturale$2BNCF 676 $a302 700 1$aAGIER,$bMichel$0657612 702 1$aFAVOLE,$bAdriano 702 1$aGUZZI,$bDiego 801 0$aIT$bcba$gREICAT 912 $a996658870703316 951 $aIII.2. 1803$b291947 L.M.$cIII.2.$d570019 951 $aIII.2. 1803 a$b291948 L.M.$cIII.2.$d570020 959 $aBK 969 $aUMA 996 $aÉtranger qui vient$91756725 997 $aUNISA