LEADER 03272nlm 2200289Ia 450 001 996647270903316 005 20250312101618.0 100 $a20160906e20062004 uy 0 101 0 $aeng 102 $aUS 135 $adrcnu 200 1 $aLooking askance$eskepticism and American art from Eakins to Duchamp$fMichael Leja 210 1 $aBerkeley$cUniversity of California Press$d2006 215 $aTesto elettronico (PDF) (XIII, 300 p. ) 225 2 $aAhmanson Murphy fine arts imprint 230 $aBase dati testuale 330 $aSe vedere è mai stato davvero un motivo per credere, sicuramente non lo era a New York intorno al 1900. La frattura tra apparenza e verità si stava allargando: immagini ingannevoli prosperavano nella pubblicità e nei mass media; la scienza contraddiceva la visione senza aiuto; il mondo spirituale guadagnava credibilità; e imbonitori, frodi e bufale proliferavano. In Looking Askance, Michael Leja conduce un tour abbagliante dalle belle arti alla cultura di massa e ritorno per tracciare l'emergere di un nuovo scetticismo sulla visione e per valutare i ruoli svolti dalle arti visive, sia belle che commerciali, in questa trasformazione culturale. Un'esplorazione vivace della relazione tra arte moderna, verità e inganno, Looking Askance offre un nuovo paradigma per comprendere la cultura visiva americana, dall'arte di Thomas Eakins, William Harnett e Marcel Duchamp a episodi storici affascinanti come il processo al fotografo di spiriti William Mumler, l'interpretazione dell'Impressionismo di Monet da parte della scienziata Helen Abbott, le innumerevoli illusioni presenti alla Fiera mondiale di Buffalo del 1901 e l'analisi del disegno automatico di William James. Leja traccia le radici della visione scettica nella cultura della modernità e nei valori nazionali di imprenditorialità, invenzione, competizione e marketing non regolamentato.Questo studio brillantemente pluralistico risuonerà con un ampio spettro di interessi multidisciplinari. Seguendo il modo in cui le domande sulla natura della vista informano le autocostruzioni del soggetto moderno, Leja si muove in modo flessibile attraverso un'ampia gamma di materiali sorprendentemente diversi, collegando la fotografia spirituale, le fiere mondiali, i circhi, il disegno automatico, la pittura realista e Marcel Duchamp. In vero stile scettico, Leja allena il suo occhio sulle ambiguità dei suoi materiali, rifiutandosi di lasciarli stabilizzare in una narrazione celebrativa o cinica. Gli opposti si rivelano simili (la farsa di P. T. Barnum e la sincerità di George Washington giocano entrambe sul motivo dell'inganno), mentre le farse manifestano la differenza (una paura radicale della disonestà contro una fonte di piacere). L'ultimo illuminante cambiamento in questo complesso studio è quindi dalla necessità moderna di negoziare realtà multiple e stratificate alle molteplici lenti ottiche dell'approccio caleidoscopico di Leja. 410 0$aAhmanson Murphy fine arts imprint. 606 0 $aArte$xIllusioni ottiche$2BNCF 676 $a704.949152148 700 1$aLEJA,$bMichael$f1951-$01012977 801 0$aIT$bcba$cREICAT 912 $a996647270903316 959 $aEB 969 $aER 996 $aLooking askance$92353906 997 $aUNISA