LEADER 02300nam--2200373---450 001 996569272303316 005 20240109113516.0 010 $a978-88-11-00949-8 100 $a20060523d2023----km-y0itay5003----ba 101 1 $aita$ceng 102 $aIT 105 $ac 00 y 200 1 $aMardi e un viaggio laggiù$fHerman Melville$gintroduzione di Nemi D'Agostino$gprefazione di Giorgio Mariani$gtraduzione di Emilio Tadini 205 $a2. ed 210 $aMilano$cGarzanti$d2023 215 $aXXVIII, 557 p.$c1 ritratto$d18 cm 225 2 $a<> grandi libri 330 $aTerza opera di Melville dopo Typee e Omoo, Mardi (1849) è un capolavoro mancato, un esperimento imperfetto e inatteso ma rivelatore. Stanco di «narrare fatti», l?autore tenta la strada del romance con un?ambiziosa favola densa di allegorie e di speculazioni metafisiche che all?epoca non convinse né i critici né tantomeno i lettori. Si sviluppa dapprima come una storia di viaggi e avventure, si trasforma in una specie di ?romanzo cortese? a sfondo polinesiano ed evolve in feroce satira politicosociale. Nel suo titanico sforzo di totalità, Mardi è uno specchio della frammentarietà del mondo moderno: la sua prosa impazzita, il caos narrativo, la mancanza di un punto di vista unitario si possono anche leggere come il riflesso di un universo privo di centro e refrattario a qualunque sistemazione conoscitiva. Ma seppur bizzarra, farraginosa, eccessiva, è l?opera che libera l?immaginazione di Melville portandolo a sperimentare tutti i generi, i registri e gli strumenti espressivi, e a confrontarsi con una grande varietà di tematiche filosofiche, estetiche e sociali. In altre parole, è il romanzo-laboratorio che prepara Moby Dick. (Fonte: editore) 410 0$12001$a<> grandi libri 500 10$aMardi and a voyage thither$m(in italiano)$918789 512 1 $aMardi 516 1 $aMardi 676 $a813.3 700 1$aMELVILLE,$bHerman$0132353 702 1$aD'AGOSTINO,$bNemi 702 1$aMARIANI,$bGiorgio$f<1954- > 702 1$aTADINI,$bEmilio 801 0$aIT$bcba$gREICAT 912 $a996569272303316 951 $aVII.4.A. 1079$b285446 L.M.$cVII.4.$d558442 959 $aBK 969 $aUMA 996 $aMardi and a voyage thither$918789 997 $aUNISA