LEADER 02123nam 2200313 450 001 996552567003316 005 20231026091829.0 010 $a978-88-428-3119-8 100 $a20230612d2022----km y0itay5003 ba 101 1 $aita$ceng 102 $aIT 105 $aa 00 y 200 1 $aPaesaggio civile$estorie di ambiente, cultura e resistenza$fSerenella Iovino 210 $aMilano$cIl saggiatore$d2022 215 $d22 cm$a276 p., [16] carte di tav.$cill. 225 2 $a<> cultura$v1619 330 $aIn un appassionato viaggio lungo la Penisola, Serenella Iovino ci mostra il paesaggio italiano: i resti di Gibellina su cui oggi sorge il Cretto di Burri, i territori porosi di Napoli e la bellezza anfibia di Venezia, le terre dolenti dell?Irpinia e dell?Aquila, e poi le Langhe, dove vigneti sterminati si intrecciano al passato partigiano. Di ognuno di questi paesaggi riesce a portare alla luce le ferite e i riscatti, le amnesie e le memorie che dicono chi siamo e chi vogliamo essere.Fin dalle prime pagine di Paesaggio civile, Serenella Iovino chiarisce subito che il paesaggio non è mai semplicemente un?esperienza estetica o una porzione di territorio catturata dal nostro sguardo. Ridurlo a questo significherebbe tradirlo. Il paesaggio, invece, è la sintesi dei corpi e delle storie che nel tempo ne hanno determinato la forma, e insieme è l?anima di comunità e luoghi che aspirano al futuro. Il paesaggio è un noi, un orizzonte politico che include tutti, e raccontarlo significa parlare delle violenze e degli abusi che lo sfigurano, ma anche dei sogni e dei progetti artistici che rispondono a queste violenze e abusi, e si impongono come necessari gesti di resistenza. (Fonte: editore) 410 0$a> cultura$v1619 500 10$aEcocriticism and Italy$93571312 600 0 $aEcologia umana$xItalia$2BNCF 676 $a304.20945 702 1$aIOVINO,$bSerenella 801 0$aIT$bcba$gREICAT 912 $a996552567003316 951 $aIII.1. 3787$b285609 L.M.$cIII.1.$d557336 959 $aBK 969 $aUMA 996 $aEcocriticism and Italy$93571312 997 $aUNISA