LEADER 02150nam 2200313 450 001 996514271403316 005 20230404104943.0 010 $a978-88-17-16029-2 100 $a20230322d2022----km y0itay5003 ba 101 1 $aita$cfre 102 $aIT 105 $ay 00 y 200 1 $aCanzone bretone e Il bambino e la guerra$fJ. M. G. Le Clézio$gtraduzione di Simona Mambrini 210 $aMilano$cRizzoli$d2022 215 $a186 p.$d22 cm 225 2 $a<> scala 330 $aTornare all'infanzia, alle sue fantasie, alla sua limpidezza, percorrendo le strade che l'hanno accolta: lo fa J.M.G. Le Clézio in queste due chansons, compiendo un viaggio sul filo della memoria che dalla brughiera della Bretagna approda al mare calmo di Nizza, alle montagne erbose e accoglienti delle Alpi Marittime, fino all'Africa con i suoi spazi di avventura e libertà. Lo fa senza alcuna nostalgia e con voce sobria, eppure emozionata, soprattutto fedele alla musica dell'innocenza, quell'età della vita in cui i ricordi sono ancora pochi, integri, quando le paure non hanno ancora un nome. Ne emerge un flusso di pensieri pieno di dolcezza, una condivisione dell'incanto - nonostante il frastuono della guerra vicinissima - per il periodo del raccolto in estate, il calore delle feste di paese, o anche il tocco, delicato sui piedi nudi, di un polpo incuriosito, o la bellezza di un campo di grano lambito dalle onde. Pennellate magiche, ma prive di idilli, colorate da certe parole solide mutuate dalla lingua bretone, immerse nel respiro amico della natura; e percorse dalle sensazioni vive e sussultanti che si colgono da bambini, anche quando a pochi metri esplode una bomba. (Fonte: editore) 410 0$12001$a<> scala 454 0$12001$aChanson bretonne suivi de L'enfant et la guerre$93082612 676 $a848.91403 700 1$aLE CLÉZIO,$bJ. M. G.$0408168 702 1$aMAMBRINI,$bSimona 801 0$aIT$bcba$gREICAT 912 $a996514271403316 951 $aVI.4.A. 2164$b282258 L.M.$cVI.4.$d553906 959 $aBK 969 $aUMA 996 $aChanson bretonne suivi de L'enfant et la guerre$93082612 997 $aUNISA