LEADER 01842nam--2200289---450 001 996500370703316 005 20230103121631.0 010 $a978-88-06-22898-9 100 $a20100914d2016----km-y0itay5003----ba 101 0$aita 102 $aIT 105 $ay 00 y 200 1 $aLacci$fDomenico Starnone 210 $aTorino$cEinaudi$d2016 215 $a133 p.$d21 cm 225 2 $aSuper ET 330 $a«Se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie». Si apre cosí la lettera che Vanda scrive al marito che se n?è andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e domande che non trovano risposta. Si sono sposati giovani, per desiderio di indipendenza, ma poi attorno a loro il mondo è cambiato. Perciò adesso lui se ne sta a Roma, innamorato di una ragazza insieme alla quale tutto gli sembra leggero, e lei a Napoli con i figli, a misurare l?estensione del silenzio. Che cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in trappola? E che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi? Perché niente è piú radicale dell?abbandono, ma niente è piú tenace di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre. E a volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che abbiamo provato a mettere da parte. Domenico Starnone ci regala una storia emozionante, il racconto magistrale di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti, quelli che ci sembrano insuperabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita intera. (Fonte: editore) 410 0$12001$aSuper ET 676 $a853.92 700 1$aSTARNONE,$bDomenico$0322100 801 0$aIT$bcba$gREICAT 912 $a996500370703316 951 $aVI.3.F. 747$b279859 L.M.$cVI.3.$d552033 959 $aBK 969 $aUMA 996 $aLacci$91728247 997 $aUNISA