LEADER 02227nlm 2200289z- 450 001 996458049603316 005 20220302120850.0 010 $a978-3-7489-2454-8 100 $a20211110c2021---- -u- - 101 0 $ager 102 $aDE 135 $adrcnu 200 1 $aCrowd Work und Plattformökonomie$fAndreja Schneider-Dörr 210 1 $cNomos$d2021 215 $aTesto elettronico (PDF) (479 p.) 225 $aArbeitsrechtliche Schriften$v4 230 $aBase dati testuale 330 $aQuesto documento affronta la questione se i crowd worker su piattaforme di microtask debbano essere classificati come dipendenti. Per anni ciò è stato contestato dal punto di vista del diritto del lavoro, ma con una certa tendenza a negarlo. Tuttavia, nel dicembre 2020 il BAG ha stabilito che un crowd worker può essere un dipendente in generale. Quindi, come vanno valutate le circostanze che fanno di un crowd worker un dipendente (o non dipendente)? Questo è ciò che questo documento indaga.Nella prima parte del paper, esaminiamo vari studi empirici sul crowd work e analizziamo il funzionamento delle piattaforme. Viene considerata anche la sociologia economica e organizzativa. Nella seconda parte vengono presentate analisi di casi concreti da un auto-esperimento per poterli valutare in termini di diritto del lavoro. Nella terza parte si aprono due aspetti, in primo luogo come la divergenza tra la nozione giuridica nazionale ed europea di lavoratore dipendente si riveli nuovamente nel crowd work. D'altra parte, vengono suggerite nuove forme di regolamentazione: ad esempio, il regolamento P2B (2019/1150) non si adatta a molti dei problemi del lavoro in piattaforma? E la sua applicabilità al lavoro su piattaforma? Che dire della "regolazione in base alla progettazione"? Infine, va considerato come il diritto del lavoro può far fronte a nuove forme di lavoro e, soprattutto, a nuove modalità organizzative. 410 0$aArbeitsrechtliche Schriften$v4 606 0 $aInternet$xEconomia$2BNCF 676 $a338.454 700 1$aSCHNEIDER-DÖRR,$bAndreja$01204434 912 $a996458049603316 959 $aEB 969 $aER 996 $aCrowd Work und Plattformökonomie$92779448 997 $aUNISA