LEADER 02119nlm 2200325 a 450 001 996449348003316 005 20220105081719.0 010 $a9780823242610 100 $a20120106d2012---- uy 0 101 0 $aeng 102 $aUS 135 $adrcnu 200 1 $a<> common strangeness$econtemporary poetry, cross-cultural encounter, comparative literature$fJacob Edmond 210 1 $aNew York$cFordham University Press$d2012 215 $aTesto elettronico (PDF) (XV, 272 p. : ill.) 225 2 $aVerbal arts : studies in poetics 230 $aBase dati testuale 330 $aPerché il nostro mondo è ancora compreso attraverso opposizioni binarie - Est e Ovest, locale e globale, comune e strano - che avrebbero dovuto crollare con il muro di Berlino? Cosa potrebbero dirci le risposte letterarie agli eventi che hanno inaugurato la nostra era di globalizzazione sulle basi retoriche e storiche di queste dicotomie? In A Common Strangeness, Jacob Edmond esemplifica un approccio nuovo, multilingue e multilaterale agli studi letterari e culturali. Inizia con l'ingresso della Cina nel capitalismo multinazionale e la comparsa del flâneur parigino negli scritti di un poeta cinese esiliato ad Auckland, in Nuova Zelanda. Muovendosi tra esempi poetici in russo, cinese e inglese, ripercorre poi una serie di incontri modellati da eventi economici e geopolitici dalla Rivoluzione Culturale, la perestrojka e il massacro del 4 giugno al crollo dell'Unione Sovietica, l'11 settembre e il invasione dell'Iraq. In questi incontri, Edmond rintraccia una preoccupazione condivisa per la stranezza attraverso la quale i poeti hanno contestato le vecchie opposizioni binarie mentre riemergevano in nuove forme post-guerra fredda. 410 0$aVerbal arts: studies in poetics. 606 0 $aLetteratura comparata$2BNCF 676 $a809.104 700 1$aEDMOND,$bJacob$0982321 801 0$bcba$aIT$bcba$gREICAT 801 1$bcba$aIT$bcba$gREICAT 801 2$bcba$aIT$bcba$gREICAT 912 $a996449348003316 959 $aEB 969 $aER 996 $aCommon strangeness$92566111 997 $aUNISA