LEADER 03346nlm 2200289 450 001 996447149503316 005 20211209133200.0 010 $a0-262-27216-4 100 $a20200814d1996---- uy 0 101 0 $aeng 102 $aUS 135 $adrcnu 200 1 $a<> closed world$ecomputers and the politics of discourse in cold war America$fPaul N. Edwards 210 1 $aCambridge, Ma$cMIT Press$d1996 215 $aTesto elettronico (PDF) (XX, 440 p. : ill.) 225 2 $aInside technology 230 $aBase dati testuale 330 $aThe Closed World offre un'alternativa radicalmente nuova alle storie canoniche dei computer e delle scienze cognitive. Sostenendo che possiamo dare un senso ai computer come strumenti solo quando cogliamo simultaneamente i loro ruoli come metafore e icone politiche, Paul Edwards mostra come i contesti sociali e culturali della Guerra Fredda abbiano modellato la tecnologia informatica emergente e siano stati trasformati, a loro volta, dalle macchine informatiche. The Closed World esplora tre storie apparentemente disparate - la storia del potere globale americano, la storia delle macchine informatiche e la storia della soggettività nella scienza e nella cultura - attraverso la lente dell'immaginazione politica americana. Nel processo, rivela legami intimi tra i progetti militari della Guerra Fredda, l'evoluzione dei computer digitali e le origini della cibernetica, della psicologia cognitiva e dell'intelligenza artificiale. Edwards inizia descrivendo l'emergere di un "discorso del mondo chiuso" di sorveglianza e controllo globale attraverso il potere militare ad alta tecnologia. L'obiettivo politico di "contenimento" della Guerra Fredda ha portato al sistema di difesa aerea continentale SAGE, agli studi della Rand Corporation sulla strategia nucleare e alle tecnologie avanzate della guerra del Vietnam. Questi e altri progetti di comando e controllo militare computerizzati e centralizzati, per contenere i conflitti su scala mondiale, hanno aiutato il discorso del mondo chiuso a dominare le decisioni politiche della Guerra Fredda. La loro apoteosi era il piano dell'era Reagan per una difesa missilistica balistica spaziale di "Guerre Stellari". Edwards mostra poi come questi progetti militari abbiano aiutato i computer a diventare metafore assiali nella teoria psicologica. Analizzando le Macy Conferences on Cybernetics, l'Harvard Psycho-Acoustic Laboratory e la storia antica dell'intelligenza artificiale, descrive la formazione di un "discorso cyborg". Costruendo sia le menti umane che le intelligenze artificiali come macchine informatiche, il discorso cyborg ha aiutato a integrare le persone nei sistemi tecnologici ipercomplessi del mondo chiuso. Infine, Edwards esplora il cyborg come identità politica nella fantascienza - dall'intelligenza artificiale disincarnata e panottica di 2001: Odissea nello spazio, ai robot meccanici di Star Wars e agli androidi biologici ingegnerizzati di Blade Runner - dove la cultura e la soggettività dell'era dell'informazione sono stati sia riflessi che costruiti. 606 0 $aElaboratori$xStoria$2BNCF 676 $a306.2 700 1$aEDWARDS,$bPaul N.$0884488 801 0$bcba$aIT$bcba$gREICAT 912 $a996447149503316 959 $aEB 969 $aER 996 $aClosed world$92547595 997 $aUNISA