LEADER 01927nam0-2200289 --450 001 9910722899903321 005 20230605144247.0 010 $a978-88-420-9329-9 100 $a20230605d2010----kmuy0itay5050 ba 101 0 $aita 102 $aIT 105 $a 001yy 200 1 $aBarbari$eimmigrati, profughi deportati nell'impero romano$fAlessandro Barbero 210 $aRoma$aBari$cLaterza$d2010 215 $aXVIII, 337 p.$d21 cm 225 1 $aEconomica Laterza$v529 330 $a"Un mondo che si considera prospero e civile, segnato da disuguaglianze e squilibri al suo interno, ma forte di un'amministrazione stabile e di un'economia integrata; all'esterno, popoli costretti a sopravvivere con risorse insufficienti, minacciati dalla fame e dalla guerra, e che sempre più spesso chiedono di entrare; una frontiera militarizzata per filtrare profughi e immigrati; e autorità di governo che debbono decidere volta per volta il comportamento da tenere verso queste emergenze, con una gamma di opzioni che va dall'allontanamento forzato all'accoglienza in massa, dalla fissazione di quote d'ingresso all'offerta di aiuti umanitari e posti di lavoro. Potrebbe sembrare una descrizione del nostro mondo, e invece è la situazione in cui si trovò per secoli l'impero romano di fronte ai barbari." Per molto tempo la gestione di questo flusso di popoli attraverso i confini dell'Impero produce un equilibrio instabile ma funzionale, che garantisce ai Romani l'approvvigionamento di nuove leve per l'esercito e per la coltivazione dei campi, in cambio dell'assimilazione nei più grande "Stato" del pianeta 610 0 $aImpero romano e barbari 676 $a937.09$v23$zita 700 1$aBarbero,$bAlessandro$0160445 801 0$aIT$bUNINA$gREICAT$2UNIMARC 901 $aBK 912 $a9910722899903321 952 $a937.09 BARA 01$b2023/801$fFLFBC 959 $aFLFBC 996 $aBarbari$9805073 997 $aUNINA