LEADER 04216nam 2200397 450 001 9910598151903321 005 20230328080422.0 024 7 $a10.30682/sg304 035 $a(CKB)4920000001372432 035 $a(NjHacI)994920000001372432 035 $a(EXLCZ)994920000001372432 100 $a20230328d2020 uy 0 101 0 $aita 135 $aur||||||||||| 181 $ctxt$2rdacontent 182 $cc$2rdamedia 183 $acr$2rdacarrier 200 13$aLa corte nel contesto $epercorsi di ri-accentramento della giustizia costituzionale in Italia /$fDiletta Tega 210 1$aBologna :$cBononia University Press,$d2020. 215 $a1 online resource (374 pages) 311 $a88-6923-620-X 327 $aLa corte nel contesto: ri-accentramento e dottrine giurisprudenziali -- Dalle rime obbligate ai versi sciolti: una rimeditazione in nome della coerenza legislativa -- Dalla pregiudiziale comunitaria a quella costituzionale: una rimeditazione in nome dei diritti -- Dalla disparita? delle armi alla ridondanza allargata: una rimeditazione in nome della legalita? costituzionale? 330 $a"Lo studio e? dedicato alla recente tendenza al ri-accentramento, dopo decenni, invece, di "diffusione" del controllo di costituzionalita?: la Corte costituzionale cerca di tornare al centro della scena, recuperando spazi di intervento che, prima, aveva lasciato andare, a beneficio del legislatore, ma anche dei giudici comuni e di quelli europei. Questa tendenza e? inquadrata in una prospettiva piu? generale: quella che guarda al contesto complessivo - giuridico, politico, culturale e sociale - in cui l'Istituzione opera. Il ruolo del giudice delle leggi sembra cambiare nel tempo, anche se non cambiano le disposizioni dedicate alla Corte. Che cosa e?, allora, che cambia? Cambiano le domande che vengono rivolte alla Corte; i suoi rapporti con le altre istituzioni; i paradigmi che, anche quando non rivendicano esplicitamente una natura costituzionale, sicuramente influenzano il costituzionalismo nazionale. Cambia il contesto, appunto. La diversita? delle tendenze in cui si e? articolata la giurisprudenza costituzionale e il mutare delle sue costruzioni interpretative riflettono anche il costante tentativo della Corte di continuare ad approvvigionarsi del massimo possibile di legittimazione delle proprie decisioni, tenuto conto del contesto in cui esse dispiegano i propri effetti. Leopoldo Elia ha ricordato che la Corte, forse il miglior prodotto della Costituzione del 1947, ha bisogno di una continua rilegittimazione, come tutte le grandi istituzioni. La prima fonte di legittimazione e?, chiaramente, la stessa giurisprudenza: lo si puo? vedere in tutte le stagioni della giurisprudenza costituzionale e lo si vede anche oggi nella stagione del ri-accentramento. Diletta Tega insegna Giustizia costituzionale e Global Constitutional Law presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Alma Mater Studiorum. Fa parte del Comitato di Direzione della Rivista Quaderni costituzionali. E? componente del General Council della International Society of Public Law, ICON-S. E? stata ricercatrice nell'Universita? di Milano Bicocca (2006-2014). E? stata assistente di studio presso la Corte costituzionale italiana (2011-2014). Per l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali ha ricoperto il ruolo di Italian legal junior expert (2007-2009). E? stata visiting fellow all'Istituto universitario europeo (a.a. 2019-2020); Max Planck Fellow al Max Planck Institute for comparative public law and international law (a.a. 2016-2017); Emile Noe?l Research Fellow alla School of Law della New York University (a.a. 2009-2010). Il suo precedente lavoro monografico, I diritti in crisi, e? stato pubblicato da Giuffre? nel 2012." 517 $aCorte nel contesto 606 $aJustice, Administration of$zItaly 606 $aConstitutional courts$zItaly 615 0$aJustice, Administration of 615 0$aConstitutional courts 676 $a342.45 700 $aTega$b Diletta$0325201 801 0$bNjHacI 801 1$bNjHacl 906 $aBOOK 912 $a9910598151903321 996 $aLa corte nel contesto$93081162 997 $aUNINA