LEADER 03899nam 2200397z- 450 001 9910597123903321 005 20230221124218.0 035 $a(CKB)5710000000044882 035 $a(oapen)https://directory.doabooks.org/handle/20.500.12854/92559 035 $a(EXLCZ)995710000000044882 100 $a20202210d2022 |y 0 101 0 $aita 135 $aurmn|---annan 181 $ctxt$2rdacontent 182 $cc$2rdamedia 183 $acr$2rdacarrier 200 10$aLe ricchezze degli avi$ecultura materiale della società napoletana nel Settecento 210 $aNaples$cFedOA - Federico II University Press$d2022 215 $a1 electronic resource (192 p.) 225 1 $aClio. Saggi di scienze storiche, archeologiche e storico-artistiche$v36 311 $a88-6887-149-1 330 $aAccording to Carlo Ginzburg, culture is not only the scholars? knowledge, but it is also made of all the mixture of a population attitudes, beliefs and behaviours. In this sense, objects are one of the culture?s main expressions. Using materiality as a key, the volume analyses the history of the Neapolitan society during the Eighteenth century in some of its multiple articulations: aristocracy, law men, middle class, lower class. The idea of defining the strata of the ancien regime society is now considered unfeasible, partly because the criteria of definition and legitimation were multiple and different at the time: legal certifications, occupation, geographical origin, wealth. In this complicated universe, owning specific goods was part of the process of definition of the individual affiliation to a group, in terms of having a similar life style, as well as adopting the same ideals. The objects, inherited and annotated into inventories, useful to understand this phaenomenon, were not only precious dresses and jewels, but also iron spoons, lead cruxes, or glass beads. Despite their physical features, the value of these goods was not just economic; it stands also in the symbolic meaning they carried. 330 $aLa cultura, come ha affermato Carlo Ginzburg, non è solo la sapienza dei dotti, ma anche quel «complesso di atteggiamenti, credenze, codici di comportamento» che caratterizza una popolazione. Una delle sue espressioni fondamentali è costituita dagli oggetti. Utilizzando la materialità come chiave di accesso, il volume indaga la storia della società napoletana durante il Settecento in alcune delle sue molteplici articolazioni: aristocrazia, togati, ceto medio e popolo. L?idea di definire con precisione le componenti della società di antico regime si è ormai dimostrata utopistica, anche perché i criteri di definizione e di legittimazione erano allora molteplici e variegati: attestazioni giuridiche, occupazione, provenienza geografica, potere economico. In questo complicato universo, il possesso di specifici beni costituiva un elemento importante nel definire l?appartenenza degli individui a un gruppo, in quanto assunzione di un comune stile di vita, ma soprattutto in quanto condivisione di elementi ideali. Le ricchezze da cui è possibile cogliere queste dinamiche socio-culturali, lasciate in eredità e annotate negli inventari, non erano solo costituite da sontuosi gioielli o abiti sfarzosi; potevano essere anche cucchiai di ferro, crocifissi di piombo o perle di vetro colorato. Eppure, quali che fossero le loro caratteristiche, gli oggetti non avevano solo un valore economico, ma erano anche portatori di significati simbolici. 517 $aRicchezze degli avi 606 $aHistory$2bicssc 610 $aMaterial Culture 610 $aNaples 610 $aSocial History 610 $aEighteenth Century 610 $aInventories 615 7$aHistory 700 $aBruno$b Gaia$4auth$01306352 906 $aBOOK 912 $a9910597123903321 996 $aLe ricchezze degli avi$93028421 997 $aUNINA