LEADER 03642oam 2200313z- 450 001 9910551857603321 005 20210414103424.0 010 $a9791280136107 035 $a(CKB)5590000000460957 035 $a(Perlego)2094367 035 $a(EXLCZ)995590000000460957 100 $a20210205d2021 uy | 101 0 $aita 200 00$aArchitetture senza citta? $eMilitari, cartografi e ingegneri nei territori di guerra 210 $cAccademia University Press 311 08$a9791280136091 330 8 $aLa fine della guerra di posizione e il successivo concentrarsi degli interessi militari, sia teorici che pratici, sullaguerra di movimento hanno messo il territorio al centro di un insieme di studi geografici, di tecniche di rappresentazione(la cartografia scientifica), di sistemi di fortificazione e di architetture sempre piu? distanti dallospazio e dai principi della costruzione urbana. Questo studio nasce dall'ipotesi che l'insieme del sapere e delle opere militari debbano essere considerati, benoltre le motivazioni belliche che li hanno determinati, come la premessa a una piu? vasta ed estesa opera di rifondazionedegli insediamenti non piu? solo militari, ma dell'abitare in generale. Per quanto riguarda in modo specifico le costruzioni, esse, proprio perche? da tempo prive di funzioni belliche, possono rivelare in maniera piu? libera e immediata i principali aspetti della loro natura architettonica. La ragionedella loro importanza rispetto alla dispersione della citta? o, come si e? appena detto, alla prospettiva di unmodo di abitare ancorato alla terra, sta proprio nel fatto che si tratta di costruzioni che hanno sciolto molti deiprecedenti legami con la citta? e che hanno definito nei rapporti col territorio le loro principali caratteristiche. Se e? importante che i progetti di insediamenti pensati e realizzati al di fuori dello spazio urbano siano adeguatialle caratteristiche dei luoghi che vanno ad occupare, e? necessario che essi siano, per cosi? dire, armati di unacapacita? di conoscenza e di controllo dello spazio del territorio che non puo? essere la stessa che ha guidato lacostruzione della citta? e la sua architettura. E poiche? la sapienza, e l'intelligenza delle opere e dell'architetturamilitare hanno preceduto le attuali prospettive ad uso civile degli spazi territoriali, e? utile seguirne le tracce. Queste opere forniscono alcune importanti chiavi per interpretare il passaggio dall'architettura della citta? chenon e? piu? in grado di rinnovarsi, all'architettura del territorio e quindi alla piu? generale possibilita? di ridisegnarela Terra. In vista di questo obiettivo, che rappresenta una tra le piu? ambiziose e difficili questioni della contemporaneita?, i lasciti provenienti dalla cultura militare, dagli scritti e dalle opere di grandi generali, dai testi di teorici dellaguerra, dai cartografi che realizzarono le carte degli Stati, dai progetti di ingegneri militari, fino alle grandiopere di fortificazione territoriale del XX secolo, possono essere rimessi in gioco come oggetti di una nuovaarcheologia e come riferimenti per una possibile architettura senza citta?. 517 $aArchitetture senza cittą 606 $aMilitary architecture$xHistory 606 $aMilitary geography$xHistory 606 $aMilitary art and science$xHistory 615 0$aMilitary architecture$xHistory. 615 0$aMilitary geography$xHistory. 615 0$aMilitary art and science$xHistory. 700 $aPizzigoni$b Antonia$09635 906 $aBOOK 912 $a9910551857603321 996 $aArchitetture senza citta?$93400863 997 $aUNINA