LEADER 03906oam 2200385z- 450 001 9910437480203321 005 20170824091805.0 010 $a88-6705-560-7 035 $a(CKB)3780000000512193 035 $a(BIP)059273446 035 $a(EXLCZ)993780000000512193 100 $a20220330c2017uuuu -u- - 101 0 $aita 200 00$aC'eravamo tanto amate $ecome e? cambiato il rapporto tra la pubblica amministrazione e le sue dipendenti /$fAnna Rita Calabro?, Flavio Ceravolo, Maria Antonietta Confalonieri, Simone Gerzeli 210 $cLedizioni 215 $a1 online resource (185 p.) 311 $a88-6705-559-3 330 8 $aLa pubblica amministrazione rappresenta tradizionalmente, in Italia e in altri paesi sviluppati, un settore fortemente femminilizzato e relativamente piu? accogliente per le lavoratrici che non il settore privato. Dal punto di vista delleguaglianza di genere il reclutamento e le carriere attraverso meccanismi relativamente neutrali rispetto al genere come i concorsi pubblici e il valore attribuito allistruzione formale hanno determinato progressivamente una crescente presenza di donne anche nelle posizioni apicali. Daltra parte la presenza precoce di organismi di parita? e la sindacalizzazione del pubblico impiego hanno favorito le politiche di conciliazione, in particolare una flessibilita? degli orari di lavoro che consente una gestione della doppia presenza, nel lavoro e nei compiti di cura, significativamente migliore che nel settore privato. Di qui quellimmagine un po stereotipata della pubblica amministrazione come isola felice per le lavoratrici. La ricerca da cui nasce questo libro, svolta nel 2014 in due enti locali, il Comune e la Provincia di Pavia, condotta da ricercatori con diversa formazione disciplinare (statistica, sociologica e politologica) indaga sulle diseguaglianze di genere e la loro percezioni da parte delle dirigenti e delle dipendenti, dopo che una lunga tornata di riforme amministrative (culminata con la soppressione delle province con la riforma del Rio) ha significativamente modificato il contesto istituzionale del lavoro mentre le politiche di austerita? riducevano le risorse di personale e finanziarie. Il quadro che ne esce e? quello di un diffuso disagio. Le diseguaglianze di genere non appaiono prima facie un problema pressante, ne? dallosservazione dei dati quantitativi che rivelano una situazione abbastanza positiva dal punto di vista della distribuzione di uomini e donne ai diversi livelli organizzativi ne? nella percezione delle lavoratrici, che quindi sono piuttosto disinteressate agli organismi di parita? e alla loro capacita? di rappresentarne le domande. Piuttosto le innovazioni introdotte sembrano avere creato un clima di incertezza e insicurezza (naturalmente piu? accentuato in provincia in conseguenza alle incognite che riguardano il futuro dellente e dei suoi dipendenti) in cui il sistema di garanzie che caratterizzava il lavoro nella pubblica amministrazione appare incrinato e si percepisce una sostanziale indifferenza dellorganizzazione (inclusa la congrua componente femminile dei vertici politici e burocratici) per le condizioni in cui le lavoratrici affrontano le sfide poste dal nuovo contesto. 517 $aC'eravamo tanto amate 606 $aWomen in the civil service$zItaly 606 $aWomen public officers$zItaly 606 $aSex role in the work environment$zItaly 606 $aGlobal Financial Crisis, 2008-2009 610 $aSociology 610 $aSocial science 615 0$aWomen in the civil service 615 0$aWomen public officers 615 0$aSex role in the work environment 615 0$aGlobal Financial Crisis, 2008-2009. 700 $aCalabro?$b Anna Rita$0376287 702 $aCalabro?$b Anna Rita 906 $aBOOK 912 $a9910437480203321 996 $aC'eravamo tanto amate$92890734 997 $aUNINA