LEADER 03990nam 22005893a 450 001 9910367724903321 005 20250203232517.0 024 7 $a10.6093/978-88-6887-061-4 035 $a(CKB)4100000010106452 035 $a(oapen)https://directory.doabooks.org/handle/20.500.12854/42612 035 $a(NjHacI)994100000010106452 035 $a(ScCtBLL)2f0f5e4b-6c2e-4ad3-8d32-8a3b0b748ca6 035 $a(OCoLC)1250412744 035 $a(Perlego)2327298 035 $a(oapen)doab42612 035 $a(EXLCZ)994100000010106452 100 $a20250203i20192021 uu 101 0 $aita 135 $aurmn|---annan 181 $ctxt$2rdacontent 182 $cc$2rdamedia 183 $acr$2rdacarrier 200 00$aCamorra e polizia nella Napoli borbonica : $e1840-1860 /$fAntonio Fiore$hVolume 25 210 $cFedOA - Federico II University Press$d2019 210 1$a[s.l.] :$cFedOA - Federico II University Press,$d2019. 215 $a1 electronic resource (344 pages) 225 1 $aClio. Saggi di scienze storiche, archeologiche e storico-artistiche 311 08$a9788868870614 311 08$a8868870614 320 $aIncludes bibliographical references and index. 330 $aNel ricco campo di studi sulla criminalità organizzata nell'Italia contemporanea non si sono sviluppate ricerche originali sull'Ottocento borbonico. Questa ricerca si concentra sul fenomeno camorrista, emerso a Napoli negli anni post-Restaurazione come forte potere territoriale estorsivo, che ho studiato nelle fonti di polizia giudiziaria ben archiviate dal 1840. Nella documentazione di polizia giudiziaria si riscontra fin dai primi anni presi in esame una progressiva individuazione di camorra e camorristi da parte dei funzionari, che tendono a distinguerla dalla criminalità comune diffusa sullo stesso territorio. I casi registrati dall'istituzione si concentrano per gli anni Quaranta soprattutto sugli originari ambiti estorsivi del gioco e del carcere, con qualche rilevazione nel campo della prostituzione, mentre fin dai primi anni Cinquanta si rivela una camorra operante su molteplici aree: dai vari mercati alimentari, ai servizi di trasporto, all'oreficeria e al contrabbando. Dalla storia sociale il mio case-study si allarga alla storia politica lungo i grandi movimenti del Quarantotto. Le fonti di polizia documentano infatti interessanti casi di impegno propriamente politico di alcuni camorristi, sia per network con i liberali a Napoli, sia per la promozione di forti disordini carcerari. L'attivo coinvolgimento nel fronte costituzionale, che va avanti per tutti gli anni Cinquanta, induce una più seria attenzione della polizia verso questi gruppi criminali di potere territoriale forte nella capitale, e si avviano infatti nuove strategie repressive. Allorché nel Sessanta comincia il crollo dello Stato borbonico, i durevoli network liberali di camorristi affermati producono la ben nota cooptazione di essi nella guardia cittadina da parte del governo costituzionale di Liborio Romano. Nei primi anni postunitari, tanto le fonti di polizia quanto la prima eccellente letteratura sociologica sulla camorra documentano aspetti sociali continuativi, cui si contrappone una nuova importante percezione liberale dell'intollerabile criminalità a potere territoriale di Napoli, da reprimere con determinazione specifica, come nella futura antimafia. 410 $aClio. Saggi di scienze storiche, archeologiche e storico-artistiche 606 $acamorra 606 $apolizia 606 $acarceri 606 $aNapoli 606 $aQuarantotto 606 $aDue Sicilie 615 4$acamorra 615 4$apolizia, 615 4$acarceri 615 4$aNapoli 615 4$aQuarantotto 615 4$aDue Sicilie 676 $a946.054 700 $aFiore$b Antonio$0446401 801 0$bScCtBLL 801 1$bScCtBLL 906 $aBOOK 912 $a9910367724903321 996 $aCamorra e polizia nella Napoli borbonica$94322831 997 $aUNINA