LEADER 03531oam 2200613zu 450 001 9910145773403321 005 20210806235941.0 010 $a2-7283-1023-8 010 $a2-8218-2069-0 024 7 $a10.4000/books.efr.1886 035 $a(CKB)1000000000278866 035 $a(SSID)ssj0001537435 035 $a(PQKBManifestationID)11875742 035 $a(PQKBTitleCode)TC0001537435 035 $a(PQKBWorkID)11519577 035 $a(PQKB)10205419 035 $a(WaSeSS)IndRDA00044716 035 $a(FrMaCLE)OB-efr-1886 035 $a(oapen)https://directory.doabooks.org/handle/20.500.12854/47883 035 $a(PPN)182833283 035 $a(EXLCZ)991000000000278866 100 $a20160829d2002 uy 101 0 $aita 135 $aur||||||||||| 181 $ctxt 182 $cc 183 $acr 200 10$aFormae urbis antiquae : le mappe marmoree di Roma tra la repubblica e settimio severo 210 $cPublications de l?École française de Rome$d2002 210 31$a[Place of publication not identified]$cPublications de l'École française de Rome$d2002 215 $a1 online resource (79 pages) 225 1 $aCollection de l'E?cole franc?aise de Rome ;$v305 300 $aBibliographic Level Mode of Issuance: Monograph 311 $a2-7283-0557-9 320 $aIncludes bibliographical references. 330 $aSe è vero che la Forma Vrbis Marmorea di età severiana (inizio III sec.) continua ad essere la « forma » per eccellenza, ciò è dovuto, soprattutto, alla sua consistenza fisica (centinaia di frammenti che definiscono buona parte della topografia urbana) ; ma non è meno vero che frammenti minori di altre mappe, dall?origine e scopi diversi (sostanzialmente amministrativi), siano arrivati fino a noi, apportando nuovi dati tecnici ed interrogativi non sempre facilmente risolvibili. Negli ultimi vent?anni, alcuni di essi sono venuti alla luce nei più svariati contesti archeologici urbani, evidenziando quanto questa prassi cartografica fosse diffusa per ragioni soprattutto catastali e amministrative. Una osservazione fondamentale che scaturisce da questi documenti « minori » consiste nel fatto che attraverso di essi si intuisce un sistema cartografico riconducibile ad Augusto e alla sua opera di rinnovamento amministrativo della città. Una analisi comparativa di una certa ampiezza di tutti questi documenti viene ora tentata in modo esplorativo, ivi compresi i documenti grafici relativi a certi servizi come gli acquedotti extraurbani nella loro funzione di irrigazione dei fondi rustici. Come e fino a che punto questi documenti cartografici di grande impegno e, a volte, raffinatezza, dipendano da uno studio su base trigonometrica e, forse, astronomico-proiettiva, è uno degli aspetti più affascinanti e meno esplorati che attendono dagli studiosi nuove osservazioni ed approfondimenti. 410 0$aCollection de l'E?cole franc?aise de Rome ;$v305. 606 $aGeography$2HILCC 606 $aEarth & Environmental Sciences$2HILCC 606 $aCartography$2HILCC 607 $aRome (Italy)$vMaps$yTo 1800 607 $aRome (Italy)$xAntiquities 610 $arepubblica 610 $aforma urbis 615 7$aGeography 615 7$aEarth & Environmental Sciences 615 7$aCartography 676 $a912.37/6 700 $aRodríguez Almeida$b Emilio$f1930-$0210678 801 0$bPQKB 906 $aBOOK 912 $a9910145773403321 996 $aFormae Urbis antiquae$91103816 997 $aUNINA