LEADER 01873nam 22003733 450 001 9910130516403321 005 20090120000000.0 010 $a9788858116760 010 $a8858116763 035 $a(CKB)3400000000019203 035 $a(ItFiC)it 02414586 035 $a(Perlego)3460765 035 $a(EXLCZ)993400000000019203 100 $a20101102d2009 uy 0 101 0 $aita 200 10$aAntropologia dei disastri /$fGianluca Ligi 210 $aRoma [etc.] $cGLF editori Laterza$d2009 215 $ax, 187 p. ;$d21 cm 225 0$aAntropologia 225 0$aPercorsi ;$v116 300 $aG. Lipi teaches at the University Ca' Foscari of Venice. 311 08$a9788842086093 311 08$a8842086096 320 $aIncludes bibliographical references. 330 8 $aCosa hanno in comune lo tsunami che si e? abbattuto sulle coste dell'Indonesia, la contaminazione ambientale da scorie chimiche di Love Canal o quella radioattiva che ha inquinato i pascoli saami della Lapponia svedese? Che differenze ci sono fra i disastri dell'Occidente e quelli nei Paesi in via di sviluppo? Qual e? il modello interpretativo piu? efficace di cui disponiamo? Un evento naturale estremo o una catastrofe tecnologica non sono pure fatalita? ma il prodotto di rapporti economici, politici, culturali e affettivi che legano comunita? umane, tecnologia e ambiente. Le teorie e i metodi di ricerca dell'antropologia culturale, applicati allo studio dei contesti di emergenza di massa, offrono una lettura efficace del grado di vulnerabilita? di una comunita?, delle sue percezioni del rischio, delle sue possibilita? di reazione. 676 $a306 676 $a303 700 $aLigi$b Gianluca$0471677 801 0$bItFiC 801 1$bItFiC 906 $aBOOK 912 $a9910130516403321 996 $aAntropologia dei disastri$9229620 997 $aUNINA