LEADER 02268nam 2200373 450 001 000030083 005 20120521113749.0 010 $a978-88-541-2045-7$dEUR6.00 100 $a20120412d2006----km-y0itaa50------ba 101 0 $aita 102 $aIT 200 1 $aGita al faro$fVirginia Woolf$gintroduzione di Armanda Guiducci$g[traduzione di Anna Laura Malagò] 205 $a2. ed. 210 $aRoma$cNewton$d2006 215 $a187 p.$d22 cm 225 2 $aGrandi tascabili economici$v203 330 $aQuando, nel 1925, Virginia Woolf si accinse a scrivere "Gita al Faro" era decisamente giunta alla soglia della maturità artistica: in questa sua opera riuscì infatti mirabilmente a mostrare il suo sapiente dominio delle possibilità del monologo interiore e la straordinaria capacità di muoversi liberamente tra il flusso delle coscienze dei personaggi. Con tutta la sua avvolgente bellezza, questo romanzo è una commossa elegia all'Assenza: assenza innanzitutto della madre, morta quando la Woolf aveva solo tredici anni, lasciandole un vuoto incolmabile. Ed è proprio tale immagine cara a legare le diverse solitudini dei protagonisti di questa rievocazione corale, tutti chiusi in un proprio mondo isolato da cui è difficile comunicare. Fluido e ritmato come il mare sotto il raggio ora breve ora lungo del Faro che fende l'oscurità della notte, il romanzo si impone al lettore con la forza della memoria, il fascino del ricordo, la voce struggente della nostalgia. 410 0$12001$aGrandi tascabili economici$v203 500 10$aTo the lighthouse$918052 676 $a823.912$v(22. ed.)$9Narrativa inglese. 1900-1945 700 1$aWoolf,$bVirginia$0163656 702 1$aGuiducci,$bArmanda 702 1$aMalagò,$bAnna Laura 801 0$aIT$bUniversità della Basilicata - B.I.A.$gRICA$2unimarc 912 $a000030083 996 $aTo the lighthouse$918052 997 $aUNIBAS BAS $aLETTERE CAT $aLCR$b01$c20120119$lBAS01$h0747 CAT $aLCR$b01$c20120119$lBAS01$h0756 CAT $aSTD079$b01$c20120412$lBAS01$h0846 CAT $aMDL$b00$c20120521$lBAS01$h1137 FMT Z30 -1$lBAS01$LBAS01$mBOOK$1BASA1$APolo Storico-Umanistico$2DID$BDidattica$3FM/110842$6110842$5L110842$820120424$f04$FPrestabile Didattica