LEADER 01994nam 2200349 450 001 000030073 005 20120601085413.0 010 $a88-430-3015-9$dEUR15.90 100 $a20120419d2004----km-y0itaa50------ba 101 0 $aita 102 $aIT 200 1 $a<> lingua nei lager nazisti$fDonatella Chiapponi$gprefazione di Brunello Mantelli 210 $aRoma$cCarocci$d2004 215 $a140 p.$d22 cm 225 2 $aStudi storici Carocci$v63 330 $aLagersprache è detta la lingua usata nei campi di concentramento nazisti. Questo linguaggio era spesso costituito da un impasto plurilingue - con predominanza del tedesco - espressione della composita popolazione multietnica e cosmopolita internata. L'autrice disegna le caratteristiche di questa "lingua internazionale" centrata sulle necessità più elementari: "pane", "freddo", "dolore", "botte" erano i termini più usati di un linguaggio di sopravvivenza in cui la violenza fisica costituiva "una variante dello stesso linguaggio". L'impoverimento lessicale configurava un gergo essenziale, ridotto, estremo. Se questa era la lingua dei dominati, quella dei dominatori manifestava un distillato di violenza. 410 0$12001$aStudi storici Carocci$v63 606 1 $aGergo dei deportati$xCampi di concentramento tedeschi$z1939-1945 676 $a408$v(22. ed.)$9Il linguaggio in riferimento a categorie di persone 700 1$aChiapponi,$bDonatella$0445660 702 1$aMantelli,$bBrunello 801 0$aIT$bUniversità della Basilicata - B.I.A.$gREICAT$2unimarc 912 $a000030073 996 $aLingua nei lager nazisti$993257 997 $aUNIBAS BAS $aLETTERE CAT $aLCR$b01$c20120119$lBAS01$h0725 CAT $aLCR$b01$c20120119$lBAS01$h0754 CAT $aSTD079$b01$c20120419$lBAS01$h0954 CAT $aMDL$b30$c20120601$lBAS01$h0854 FMT Z30 -1$lBAS01$LBAS01$mBOOK$1BASA1$APolo Storico-Umanistico$2DID$BDidattica$3FM/110914$6110914$5L110914$820120601$f04$FPrestabile Didattica