01093nam a2200241 a 4500991001509019707536111128s1939 it 001 0 ita b14025747-39ule_instDip.to Studi Giuridiciita346.45002Italia.Regno423419Codice civile [1865]40105Codice civile :libro primo, approvato con r. decreto 12 Dicembre 1938-XVII, n. 1852, preceduto dalla relazione di s.e. il Ministro guardasigilli a sua Maestà il re imperatore, e seguito da indice alfabetico-analiticoCodice civile : libro 1, approvato con r. decreto 12 Dicembre 1938-XVII, n. 1852,Napoli :Casa editrice E. Pietrocola,1939300 p. ;17 cm.Codice civile <1865>.b1402574702-04-1428-11-11991001509019707536LE027 346.45 CCI01.0212027000314362le027pE20.00-l- 00000.i1535239028-11-11Codice civile40105UNISALENTOle02728-11-11ma -itait 0003551oam 2200625zu 450 991014577340332120210806235941.02-7283-1023-82-8218-2069-010.4000/books.efr.1886(CKB)1000000000278866(SSID)ssj0001537435(PQKBManifestationID)11875742(PQKBTitleCode)TC0001537435(PQKBWorkID)11519577(PQKB)10205419(WaSeSS)IndRDA00044716(FrMaCLE)OB-efr-1886(oapen)https://directory.doabooks.org/handle/20.500.12854/47883(PPN)182833283(oapen)doab47883(EXLCZ)99100000000027886620160829d2002 uy itaur|||||||||||txtccrFormae urbis antiquae : le mappe marmoree di Roma tra la repubblica e settimio severoPublications de l’École française de Rome2002[Place of publication not identified]Publications de l'École française de Rome20021 online resource (79 pages)Collection de l'École française de Rome ;305Bibliographic Level Mode of Issuance: Monograph2-7283-0557-9 Includes bibliographical references.Se è vero che la Forma Vrbis Marmorea di età severiana (inizio III sec.) continua ad essere la « forma » per eccellenza, ciò è dovuto, soprattutto, alla sua consistenza fisica (centinaia di frammenti che definiscono buona parte della topografia urbana) ; ma non è meno vero che frammenti minori di altre mappe, dall’origine e scopi diversi (sostanzialmente amministrativi), siano arrivati fino a noi, apportando nuovi dati tecnici ed interrogativi non sempre facilmente risolvibili. Negli ultimi vent’anni, alcuni di essi sono venuti alla luce nei più svariati contesti archeologici urbani, evidenziando quanto questa prassi cartografica fosse diffusa per ragioni soprattutto catastali e amministrative. Una osservazione fondamentale che scaturisce da questi documenti « minori » consiste nel fatto che attraverso di essi si intuisce un sistema cartografico riconducibile ad Augusto e alla sua opera di rinnovamento amministrativo della città. Una analisi comparativa di una certa ampiezza di tutti questi documenti viene ora tentata in modo esplorativo, ivi compresi i documenti grafici relativi a certi servizi come gli acquedotti extraurbani nella loro funzione di irrigazione dei fondi rustici. Come e fino a che punto questi documenti cartografici di grande impegno e, a volte, raffinatezza, dipendano da uno studio su base trigonometrica e, forse, astronomico-proiettiva, è uno degli aspetti più affascinanti e meno esplorati che attendono dagli studiosi nuove osservazioni ed approfondimenti.Collection de l'École française de Rome ;305.GeographyHILCCEarth & Environmental SciencesHILCCCartographyHILCCRome (Italy)MapsTo 1800Rome (Italy)Antiquitiesrepubblicaforma urbisGeographyEarth & Environmental SciencesCartography912.37/6Rodríguez Almeida Emilio1930-210678PQKBBOOK9910145773403321Formae Urbis antiquae1103816UNINA