01430nam2 2200301 i 450 VAN0006267820250404024244.534978-02-01-63495-220080118d1996 |0itac50 baengUS|||| |||||3: TCP for transactions, HTTP, NNTP, and the UNIX domain protocolsW. Richard StevensBoston [etc.]Addison-Wesley1996XIX, 328 p .ill.24 cm001VAN000626742001 Addison-Wesley professional computing series210 BostonAddison-Wesley001VAN000626732001 TCP/IP illustratedW. Richard Stevens210 Boston [etc.]Addison-Wesley215 3 volumi25 cm368M12Network protocols [MSC 2020]VANC023754MFBostonVANL000051StevensRichard W.VANV02433421128Addison Wesley <editore>VANV107961650ITSOL20250411RICA/sebina/repository/catalogazione/documenti/ID 62678.pdfID 62678.pdfBIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E FISICAIT-CE0120VAN08VAN00062678BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E FISICA08PREST 68-XX 4271 08NS 431/3 IV 20080118 TCP for transactions, HTTP, NNTP, and the UNIX domain protocols1437085UNICAMPANIA02831nam 2200337 450 99667258050331620250903131233.0978-88-06-26125-220250902d2023----km y0itay5003 baitafreITy 00 yChe cos'è la filosofia indiana?Vincent Eltschinger, Isabella Ratiétraduzione di Valeria ZiniTorinoEinaudi2023XIX, 409 p.21 cmPiccola biblioteca EinaudiMappe115La filosofia, come è generalmente ritenuto, parla greco, tedesco, inglese, francese, italiano, ma secondo molti non parla egiziano, babilonese o sanscrito. Nella storia della filosofia, così come era intesa da un pensiero europeo ansioso di rivendicare l’esclusività delle proprie origini greche, all’India fu interdetto un posto di elezione nel campo dell’indagine critica tra la fine del XVIII e la metà del XIX secolo. Da allora, generazioni di studiosi delle tradizioni intellettuali nell’Asia meridionale hanno richiesto invano la revisione di un processo istruito ingiustamente contro un intero universo filosofico ai più del tutto sconosciuto. Dimostrando la totale infondatezza dei cliché che l’Occidente ha sempre riservato all’antica India, supposta troppo immersa nella sua religiosità per dare spazio alla formalità del pensiero filosofico, Vincent Eltschinger e Isabelle Ratié rivolgono l’attenzione non tanto alle tradizioni dottrinali indiane codificate, quanto a una serie di temi filosofici fondamentali che mostrano in tutta la loro ricchezza e varietà l’impresa razionale di problematizzazione, argomentazione logica e ricerca della verità che si fece strada nei primi mille anni della nostra era nell’Asia meridionale. L’accento posto su alcuni punti di cristallizzazione del dibattito indiano – il sé, l’idealismo, l’altro, la conoscenza, l’autorità, il linguaggio, la semantica, Dio, lo spazio e il tempo – costituisce la vera originalità dell’opera, che offre una comprensione della filosofia indiana per quello che fu nel suo contesto, senza cercare indebiti confronti con le altre filosofie, per non privarla del suo significato, della sua forza, della sua specificità e del suo fascino. (Fonte: editore)2001Piccola biblioteca EinaudiMappe115Qu'est-ce que la philosophie indienne?4428791Filosofia indianaBNCF181.4ELTSCHINGER,Vincent712799RATIÉ,Isabelle1845187ZINI,ValeriaITcbaREICAT996672580503316II.1.B. 227292188 L.M.II.1.573021BKUMAQu'est-ce que la philosophie indienne4428791UNISA