01872nam 2200313 450 99655187020331620231016161642.0978-88-290-1829-120231016d2023----km y0itay5003 baitafreITy 00 y<<L'>>uomo in azioneletteratura e mimesis da Aristotele a ZolaPaolo TortoneseRomaCarocci2023194 p.22 cmFrecce363Secondo Aristotele, la cosa più importante nella poesia è l’azione. La mimesis della realtà è possibile solo perché la narrazione, che sia epica o drammatica, dà un ordine logico al divenire, stabilendo rapporti causali tra i fatti. Il racconto produce così verosimiglianza e universalità. Questa dottrina è strettamente legata al tentativo aristotelico di reintrodurre il tempo nell’essere, di riconciliare il divenire e la conoscenza. Ma, come mostra il volume, la lunga tradizione poetica occidentale ha fatto un uso spesso diverso del concetto di mimesis o imitazione. All’antica preoccupazione metafisica e conoscitiva, la retorica antica, il Rinascimento italiano e il classicismo francese hanno anteposto la necessità della persuasione e il rapporto con l’opinione pubblica. Questa dualità della mimesis è ancora visibile nell’Ottocento naturalista, che rilancia la sfida della conoscenza, e nel Novecento formalista, che ritrova le esigenze della retorica. (Fonte: editore)Frecce363L'homme en action3570929LetteraturaRuolo [della] MimesiBNCF801TORTONESE,Paolo154888ITcbaREICAT996551870203316VIII.3. 1665285585 L.M.VIII.3.557276BKUMAL'homme en action3570929UNISA