01981nam 2200313 450 99654807000331620230915152813.0979-12-59980-20-520230915d2022----km y0itay5003 baitaITy 00 y<<L'>>uomo con la macchina da prosaGabriele Frasca[Roma]Sossella2022220 p.24 cmNŭmerŭs118Che cosa ha intravisto James Joyce di perverso e minaccioso nel sistema letterario? Qualcosa di pericoloso, se lo indusse a sottoporre le sue opere alla spettacolare torsione che le avrebbe sottratte alla letteratura, e ai suoi sempre più insensati riti di comunione. Le date estreme dei suoi capolavori, il 1914 dell’inizio della stesura dell’Ulisse e il 1939 della pubblicazione del Finnegans Wake, inquadrano con sconcertante tempismo gli anni più roventi del prolungato trauma novecentesco. Gli autori e i critici che nel secondo dopoguerra si sono confrontati con la sua opera hanno tutti proseguito una riflessione senza accondiscendenze sull’immaginario, e sui suoi effetti persino più devastanti della guerra. Eppure l’opera di Joyce raramente è stata analizzata cercando di capire quale fosse il suo reale intento civile e politico. Scritto con uno stile brillante e un andamento narrativo, questo saggio di Gabriele Frasca è un contributo prezioso alla comprensione dell’opera di Joyce come una ostinata critica politica alla cultura occidentale e ai suoi mezzi di riproduzione. (Fonte: editore)Nŭmerŭs118Joyce, JamesBNCF823.912FRASCA,Gabriele169992ITcbaREICAT996548070003316VII.3.B. 2375285361 L.M.VII.3.B.556476VII.3.B. 2375 a284826 L.M.VII.3.B.556481BKUMAUomo con la macchina da prosa3554826UNISA