02273nam 2200301 450 99647317240331620230606091947.0978-88-3313-778-020220601d2021----km y0itay5003 baitaITa 00 y<<Il>> gioco e la novellistica fra Tre e QuattrocentoMatteo SartoriRomaViellaTrevisoFondazione Benetton studi ricerche202124 cmXI, 157 p.ill.Ludica16Gli ultimi secoli del medioevo vedono l’affermarsi della novella, una narrazione breve che racconta vicende storiche o immaginarie offrendone una rappresentazione assai realistica e strettamente legata al contesto dell’epoca. Nelle novelle trovano posto numerosi passatempi, giochi e attività ludiche, attraverso cui si è tentato di cogliere come si modifichi la logica sottesa alla ludicità fra il Tre e il Quattrocento.L’indagine si sviluppa per temi: partendo dal significato assunto dai concetti di ozio e di tempo, viene proposta un’interpretazione della novellistica come una sorta di gioco letterario, centrando l’attenzione sui giochi all’aperto – la giostra, il torneo, la caccia, la scherma – e sui giochi da tavolo – i dadi, le tavole, gli scacchi, la baratteria –, e infine la festa, la musica e la danza.L’analisi dei fenomeni ludici, considerati nella loro specificità ma anche sempre nelle loro connessioni reciproche, mette in luce i cambiamenti intercorsi nel passaggio fra i due secoli. Nel corso dell’epoca umanistica l’attenzione degli autori di novelle tende a privilegiare i giochi in grado di fornire un alto livello di spettacolarità, di rievocare i costumi della civiltà classica, nonché di marcare una netta distinzione di ceto sociale. (Fonte: editore)Ludica16BNCFRacconti italianiRiferimenti [:] Giochi all'aperto [e] Giochi da tavoloSec. 14.-15.853.20803559SARTORI,Matteo<1988- >1272205ITcbaREICAT996473172403316VI.3.B. 5451283815 L.M.VI.3.555796BKUMAGioco e la novellistica fra Tre e Quattrocento2996601UNISA