02395nam0 2200361 450000003598720231128102417.0978-88-921-5311-0eBook-PDF20231128d2022----km-y0itay50------baitaITy-------001yysdoug----uuuuuCiviliter vel naturaliter possidererisorsa elettronicaGiacomo D'AngeloTorinoGiappichelli2022311 p.1 testo elettronicoAnnali del Seminario giuridico. Dipartimento di giurisprudenza, Università degli studi di Palermo. Monografie17Dati testuali (1 file)Modalità di accesso: World Wide WebIndice del libro free access:http://digital.casalini.it/9788892153110Avventurarsi per i meandri del possesso romano è come andare alla ricerca di una creatura ineffabile, che muta di continuo le sue forme. Vuoi definire in generale il possesso come un potere di fatto sulla cosa, e perdi così di vista la distinzione \2013 nettissima per i classici \2013 fra il possesso in senso tecnico e la semplice detenzione. Vuoi distinguere il possesso da quest'ultima imperniandolo sull'animus domini, e ti scontri con i possessi c.d. anomali (i possessi del precarista, del creditore pignoratizio e del sequestratario). Vuoi rinunciare a una nozione unitaria della possessio per fare capo alle possessiones, 3 e ti ritrovi in una selva in cui, per non smarrirti, devi tornare al punto di partenza: devi far capo di nuovo al possesso come potere di fatto sulla cosa, cioè come detenzione. [Testo dell'editore]2001Annali del Seminario giuridico. Dipartimento di giurisprudenza, Università degli studi di Palermo. Monografie17Civiliter vel naturaliter possidere3590230Diritto romano privatoIus privatum346.370423Diritto privato. Proprietà. Italia anticaD'Angelo,Giacomo<1976- >0701434727ITUNIPARTHENOPE20231113RICAUNIMARChttp://digital.casalini.it/9788892153110Accesso limitato alla rete di Ateneo Università di Napoli "Parthenope"Data ultima consultazione: 2023-11-28000035987E-BOOK49170NAVA12023Civiliter vel naturaliter possidere3590230UNIPARTHENOPE