02204nam0-2200289 --450 991050960500332120211209131449.0978-88-335-3329-220211209d2020----kmuy0itay5050 baitaitaITy 001yy<<Il >>diritto di non emigrareMaurizio PallanteTorinoLindau2020131 p.21 cm<<Le >>frecceColoro che si pongono come obiettivi etici e politici la sostenibilità ambientale, l'equità e la solidarietà non dovrebbero compiere l'errore di ridurre la complessità dei problemi posti dalle migrazioni alla gestione dell'emergenza, e la gestione dell'emergenza alla contrapposizione tra accoglienza e respingimento dei migranti. Aiutare le persone in pericolo di vita è un obbligo morale prima ancora che giuridico, ma la solidarietà, che non consente di ignorare la sofferenza, non ne elimina le cause. Le sofferenze generate dalle migrazioni si riducono solo se si riducono i flussi migratori. E questi possono calare solo se diminuiscono l'iniquità sociale e l'insostenibilità ambientale che inducono, o costringono, i più indigenti a emigrare dai loro Paesi, in cui non riescono più a ricavare il necessario per vivere. Per chi è consapevole che le attuali migrazioni sono un'esigenza del modo di produzione industriale nella fase storica della globalizzazione, l'accoglienza è solo la prima tappa di un percorso politico che i Paesi di arrivo devono progettare di comune accordo con i Paesi di partenza dei flussi migratori, nella consapevolezza che quello occidentale non può costituire il modello di riferimento per i popoli poveri, perché, pur rappresentando il massimo risultato evolutivo raggiunto dalla storia, ha iniziato una rapida parabola involutiva, in cui sta trascinando tutta la specie umana.MigrazioniSec. 21.304.821itaPallante,Maurizio<1947- >51655ITUNINAREICATUNIMARCBK9910509605003321MIGR 1662865/2021FSPBCFSPBCDiritto di non emigrare2541569UNINA