05285 am 2201045 n 450 99104739450033212022060188-5526-701-910.4000/books.ledizioni.13514(CKB)4100000011792702(FrMaCLE)OB-ledizioni-13514(oapen)https://directory.doabooks.org/handle/20.500.12854/91875(PPN)264713079(EXLCZ)99410000001179270220220704j|||||||| ||| 0itauu||||||m||||txtrdacontentcrdamediacrrdacarrier«E nadi contra suberna». Essere “trovatori” oggi Atti di convegno (Ferrara, 20-21 novembre 2018) /Monica Longobardi, Estelle CeccariniMilano Ledizioni20221 online resource (200 p.) Biblioteca di Carte Romanze88-5526-387-0 Si raccolgono in questo volume gli Atti del Convegno Internazionale «E nadi contra suberna». Essere “trovatori” oggi, Università di Ferrara, 20-21 novembre 2018. Insolitamente per la Filologia romanza coltivata in Italia, i contributi vertono sulla letteratura occitanica contemporanea. Gli autori presi in esame sono Frédéric Mistral, Joseph d’Arbaud, Max-Philippe Delavouët, Max Rouquette, Marcela Delpastre, Joan-Luc Sauvaigo, i poeti occitani Sergio Arneodo, Antonio Bodrero, Piero Raina, Claudio Salvagno, e infine Joan Ganhaire. I generi letterari cui le rispettive opere afferiscono interessano la poesia come la prosa. Alcune tematiche comuni a più di un autore, in particolare quelle legate al paesaggio mediterraneo (il Rodano, la Camargue o il mondo rurale limosino), sfuggono ai consunti stereotipi del pittoresco, attingendo piuttosto ai misteri degli elementi e allo spirito panico che anima la natura. L’altra questione che si pone è quella della lingua e della cultura occitanica novecentesca che reclama, attraverso la sua letteratura, un’identità maiuscola che la storia ha sacrificato. Ne denunciano lo smarrimento, o la ricusazione di una posticcia, gli scrittori, tra cui Joan-Luc Sauvaigo, nizzardo, che elegge nel ‘confine’ il non-luogo in cui il mondo occitano vive esiliato. Rispetto al retaggio trobadorico, cui restano fatalmente ancorati, la scelta di questi autori intende dimostrare la versatilità di tale letteratura, che si esprime da ultimo anche in un genere popolare quale il poliziesco (Joan Ganhaire). Insomma, quella che è stata definita L’ombre de l’occitan (Gardy), dopo i contributi fondamentali di Fausta Garavini, con questo volume tende a venire alla luce.«E nadi contra suberna». Essere “trovatori” oggi «E nadi contra suberna». Essere “trovatori” oggi E nadi contra suberna LiteraturePhilologie romane en Italielittérature occitane contemporainepaysage méditerranéenRhôneCamarguemonde rural limousinlangue et culture occitanes du XXe sièclehéritage troubadourL'ombre de l'occitanFilologia romanza in Italialetteratura occitanica contemporaneapaesaggio mediterraneoRodanomondo rurale limosinolingua e cultura occitanica novecentescaretaggio trobadoricoL’ombre de l’occitanFilologia romanza in Italialetteratura occitanica contemporaneapaesaggio mediterraneoRodanoCamarguemondo rurale limosinolingua e cultura occitanica novecentescaretaggio trobadoricoL’ombre de l’occitanLiteraturePhilologie romane en Italielittérature occitane contemporainepaysage méditerranéenRhôneCamarguemonde rural limousinlangue et culture occitanes du XXe sièclehéritage troubadourL'ombre de l'occitanFilologia romanza in Italialetteratura occitanica contemporaneapaesaggio mediterraneoRodanomondo rurale limosinolingua e cultura occitanica novecentescaretaggio trobadoricoL’ombre de l’occitanCasanova Jean-Yves1283641Ceccarini Estelle1289164Ganhaire Joan1289165Ginestet Joëlle1289166Longobardi Monica475325Pasquetti Olivier1289167Pavan Giacomo1289168Pécout Roland1289169Rivoira Matteo1211588Longobardi Monica475325Ceccarini Estelle1289164FR-FrMaCLEBOOK9910473945003321«E nadi contra suberna». Essere “trovatori” oggi3021072UNINA