04299 am 2200757 n 450 9910416512903321201908062-7283-1415-210.4000/books.efr.5889(CKB)4100000010105908(FrMaCLE)OB-efr-5889(oapen)https://directory.doabooks.org/handle/20.500.12854/52762(PPN)242887023(EXLCZ)99410000001010590820200124j|||||||| ||| 0itauu||||||m||||txtrdacontentcrdamediacrrdacarrierMarie-René de La Blanchère: dalle terre pontine all’Africa romana /Stéphane Bourdin, Alessandro PagliaraRome Publications de l’École française de Rome20191 online resource (209 p.) 2-7283-1414-4 Theodor Mommsen aveva ventisette anni nel 1844, quando giunse la prima volta in Italia, dando inizio alla straordinaria avventura epigrafica che l’avrebbe condotto a pubblicare le Inscriptiones Regni Neapolitani Latinae (1852) e quindi alla progettazione del Corpus Inscriptionum Latinarum. Marie-René de La Blanchère (Tours, 17 febbraio 1853 - Parigi, 30 maggio 1896) ne aveva ventisei nel ’79, al momento dell’arrivo presso la neonata École française de Rome con l’obiettivo di indagare le antichità della regione pontina: iniziava allora una contrastata (e per certi versi drammatica) vicenda di vita e di ricerca, il cui principale frutto resta il “saggio di storia locale” su Terracine (1884), preceduto e seguito da importanti contributi sul Latium adiectum e l’Africa romana; nel 1885 l’Autore si sarebbe trasferito in Tunisia, dove divenne protagonista della vasta opera di studio e salvaguardia delle antichità locali, culminata nella fondazione del Museo del Bardo. Questo libro raccoglie gli atti del convegno internazionale Dalle terre pontine all’Africa romana: Marie-René de La Blanchère, archeologo, epigrafista, orientalista (San Felice Circeo, 3-4 giugno 2016), organizzato dall’École francaise de Rome e dal Comune di San Felice Circeo (LT) in sinergia con la Soprintendenza archeologica del Lazio Meridionale, con “Sapienza” Università di Roma e l’Università della Tuscia di Viterbo. Nel ripercorrere le tappe della carriera scientifica di La Blanchère, il volume – arricchito dalla prima bibliografia sistematica degli scritti dell’Autore – affronta alcuni momenti chiave della politica culturale della Francia di fine Ottocento, sullo sfondo della virtuosa competizione tra le istituzioni archeologiche europee in Italia, soffermandosi in particolare sulle tappe della ‘scoperta’ delle antichità del Lazio meridionale, negli anni in cui si compiva la titanica impresa dei volumi IX e X del CIL (1883).Marie-René de La BlanchèreMarie-René de La BlanchèreArchaeologyHistoryarcheologiaAntichitàMaghrebAfrica del NordTerracinaAfrica, NorthAntiquities, RomanCongressesNorth AfricafastAfrica del NordTerracinaMaghrebAntichitàarcheologiaArchaeologyHistoryarcheologiaAntichitàMaghrebAfrica del NordTerracinaAttema Peter1298135Baroni Anne-Florence1298136Bourdin Stéphane617444Buonocore Marco152977Di Brino Giovanni1298137Gigli Stefania Quilici162935Gras Michel152295Pagliara Alessandro288621Palombi Domenico324221Rey Sarah616984Traina Giusto451144Bourdin Stéphane617444Pagliara Alessandro288621FR-FrMaCLEBOOK9910416512903321Marie-René de La Blanchère: dalle terre pontine all’Africa romana3024789UNINA