03316nam 22004573a 450 991037277970332120250203232517.0https://doi.org/10.6093/978-88-6887-070-6(CKB)4100000010163827(oapen)https://directory.doabooks.org/handle/20.500.12854/47542.2(ScCtBLL)a4a556cc-9f2e-4b04-9629-0e5887ccd47d(Perlego)2327185(EXLCZ)99410000001016382720250203i20192021 uu itaurmn|---annantxtrdacontentcrdamediacrrdacarrierLa ferrovia da Napoli per Nocera e Castellammare : Le città vesuviane nel primo paesaggio ferroviario italiano (1839-1860) /Valeria PagniniVolume 5[s.l.] :FedOA - Federico II University Press,2019.1 electronic resource (281 p.)UrbsHistoriaeImago. Storia e immagine dei territori, dei centri urbani e delle architetture9788868870706 8868870703 Un tenace luogo comune tramandato da buona parte della storiografia che ha analizzato e raccontato la storia della ferrovia Napoli-Portici riguarda le ragioni della sua costruzione e localizzazione nel territorio vesuviano: molti autori, dall'Unità d'Italia in poi, hanno motivato la scelta del tracciato della linea borbonica con l'assunto secondo cui Ferdinando di Borbone avrebbe costruito la ferrovia per collegare la capitale con la Reggia di Portici. In realtà, non solo risulta poco credibile che un privato, qual era Armando Bayard de la Vingtrie - futuro concessionario della linea -, rischiasse il denaro suo e dei suoi soci per venire incontro ai desideri di Ferdinando, ma, sul piano della testimonianza materiale, negli incartamenti presenti in Archivio di Stato non compare mai - almeno esplicitamente - un simile proposito da parte del re. Il fondamento di queste critiche era forse legato a quello di analoghe considerazioni che erano state elaborate nell'analisi dello sviluppo delle altre strade del regno: critiche, certamente più fondate, mosse a Carlo e a Ferdinando IV, che impiegarono, almeno fino agli anni '80 del XVIII secolo, gran parte dei fondi statali destinati a costruire e riparare il sistema delle comunicazioni per ampliare e rendere più comodi i percorsi che si trovavano a nord-est di Napoli e che venivano comunemente chiamati 'camminamenti reali', utilizzati per le attività venatorie dai due sovrani. Tuttavia, la storia della costruzione della ferrovia nacque da presupposti molto diversi, a partire proprio dalla scelta del tracciato che non fu stabilito dal sovrano, ma proposto, sulla base di nuove considerazioni, dallo stesso concessionario della linea.UrbsHistoriaeImago. Storia e immagine dei territori, dei centri urbani e delle architetturexxxxbicsscKingdom of the Two SiciliesHistory of architectureXIX centuryrailwaylandscapexxxxPagnini Valeria525007ScCtBLLScCtBLLBOOK9910372779703321La ferrovia da Napoli per Nocera e Castellammare4319526UNINA