00964nam--2200337---450-99000368950020331620120919131613.09780521873895000368950USA01000368950(ALEPH)000368950USA0100036895020120919d2010----km-y0itay50------baengGBa---||||001yyTheory of orbit determinationAndrea Milani and Giovanni F. GronchiCambridgeCambridge University press2010X, 382 p.ill.26 cmMeccanica celesteBNCF521.3MILANI,Andrea612901GRONCHI,Giovanni F.612902ITsalbcISBD990003689500203316523 MIL 11995/DF523BKDFIANNACO1020120919USA011316Theory of orbit determination1142285UNISA03566nam0 22003373i 450 VAN027445620240405111822.601978-88-625-0638-020240405d2016 |0itac50 baitaIT|||| |||||Industria 4.0uomini e macchine nella fabbrica digitalea cura di Annalisa Magone e Tatiana Mazalicon la collaborazione di Salvatore Cominu, Antonio Sansone, Giampaolo Vitaliprefazione di Edoardo SegantiniMilanoGuerini2016175 p.23 cmIl mondo delle fabbriche è alla soglia di un cambiamento tanto profondo da essere chiamato “quarta rivoluzione industriale”. Un cambiamento che travolge prodotti, servizi e metodologie produttive, e ha al cuore una rottura tecnologica senza precedenti: la fusione tra mondo reale degli impianti industriali e mondo virtuale della cosiddetta Internet of Things, un sistema integrato di dispositivi intercomunicanti e intelligenti che mette in contatto, attraverso la rete, oggetti, persone e luoghi.
Secondo i teorici di questo paradigma, che è anche un manifesto culturale, in un futuro ormai prossimo la facoltà di comunicazione tra le macchine, nelle fabbriche, apporterà alle linee di produzione la capacità autodiagnostica di rilevare gli errori e correggerli. La flessibilità dagli impianti sarà tale da personalizzare i prodotti in funzione del singolo cliente. I robot lavoreranno a contatto con l’uomo e da esso apprenderanno in modo naturale. Il flusso di lavoro potrà essere riprodotto in modo virtuale, dunque prima di approntarlo fisicamente in officina, per verificarne il comportamento in astratto e potenziarne le performance. La fabbrica saprà approvvigionarsi di energia senza sprechi e al minor costo possibile, in una parola sarà smart. I prodotti, corredati da microchip e sensori, diverranno sempre più interattivi coi i loro utilizzatori.
Con la tecnologia, cambieranno le mansioni e l’istruzione del lavoratore, operaio o tecnico, impiegato o dirigente. Cambieranno le attese e le regole del mondo del lavoro per come oggi lo conosciamo. Perché le aziende cercano sempre di più un lavoratore creativo, responsabile e coinvolto. «Un “operaio aumentato”, lo chiamano gli autori. Che sappia gestire i dati, compiere una pluralità di operazioni, connettersi agli altri: mettendo al servizio del lavoro quelle stesse abilità di “nativo digitale” che utilizza nella vita privata». Attore consapevole «di un processo evolutivo che presuppone sindacati all’altezza del nuovo terreno di confronto ma anche aziende capaci di dare il giusto in cambio del molto che chiedono. Sapendo, gli uni e gli altri, che indietro non si torna».Aziende industrialiVANC026359FIMilanoVANL000284CominuSalvatoreVANV226884SansoneAntonioVANV226885VitaliGiampaoloVANV137290SegantiniEdoardoVANV226887080MagoneAnnalisaVANV226881340MazaliTatianaVANV226882340Guerini <editore>VANV108051650ITSOL20240412RICABIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE JEAN MONNETIT-CE0182VAN04VAN0274456BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE JEAN MONNET04CONS LT ECO IND 04NS 1551 350 20240405 BuonoIndustria 4.01469520UNICAMPANIA