02504nam0 22003133i 450 VAN026203320230726013417.788978-88-12-00922-020230726d2022 |0itac50 baitaIT|||| |||||Progettare il disordineidee per la città del 21. secoloPablo Sendra, Richard Sennetttraduzione di Daria CavalliniRomaTreccani2022181 p., [4] carte di tav.ill.21 cmUrbanisti, privatizzazioni e sistemi di sorveglianza stanno assediando gli spazi pubblici urbani. Le nostre strade stanno diventando sempre più simili tra loro mentre la vita, il carattere e la diversità vengono espulsi dalle città. Che fare? È possibile concepire la sfera pubblica come uno spazio flessibile che si adatta ai tempi? Si può progettare il disordine. Cinquant'anni fa Richard Sennett scrisse la sua opera rivoluzionaria, Usi del disordine, in cui sosteneva che l'ideale di una città pianificata e ordinata fosse imperfetto, producendo un ambiente urbano fragile e restrittivo. Oggi torna sulla stessa idea e, insieme all'attivista e architetto Pablo Sendra, immagina il design e l'etica della "città aperta", alternativa: una proposta provocatoria per una riorganizzazione del modo in cui pensiamo e progettiamo la vita nei contesti urbani. Quelle che gli autori chiamano "infrastrutture per il disordine" combinano architettura, politica, urbanistica e attivismo al fine di creare luoghi che alimentano piuttosto che soffocare, uniscono piuttosto che dividere, sono disposti al cambiamento piuttosto che bloccati nell'immobilismo. Questo testo è un manifesto radicale e trasformativo per il futuro delle città del XXI secolo.001VAN02620342001 Visioni210 RomaTreccani.30Pianificazione urbanisticaVANC031993ARRomaVANL000360307.121621SendraPabloVANV2165071223222SennettRichardVANV0668375898Treccani <editore>VANV213713650ITSOL20230728RICABIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E DISEGNO INDUSTRIALEIT-CE0107VAN01VAN0262033BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E DISEGNO INDUSTRIALE01CONS T-ESAME306 01BDA2202 20230726 Progettare il disordine3403159UNICAMPANIA