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Record Nr.

UNISANNIOLO11080902

Autore

Sisci, Francesco

Titolo

Chi ha paura della Cina / Francesco Sisci ; [prefazione di Luca Cordero di Montezemolo]

Pubbl/distr/stampa

Milano, : Ponte alle Grazie, [2006!

Titolo uniforme

Chi ha paura della Cina

ISBN

8879288687

9788879288682

Descrizione fisica

259 p. ; 21 cm.

Disciplina

306

Soggetti

Società - Cina - 2000-2006

Cina - Condizioni economiche e sociali - Sec. 21

Collocazione

POZZO LIB.F. CORTI                59901POZZO LIB.ECON MON                1836

Lingua di pubblicazione

Italiano

Formato

Materiale a stampa

Livello bibliografico

Monografia

Sommario/riassunto

Cosa dobbiamo aspettarci oggi da un libro sulla Cina? Di essere rassicurati o consolati, o magari convinti ad abbracciare una coraggiosa rassegnazione? Questo non è l'ennesimo libro che vuole spiegarci cos'è la Cina contemporanea raccontandola dall'esterno. Non è l'ennesimo tentativo di adeguare la Cina alle nostre categorie di giudizio: amica/nemica, pericolo di portata mondiale o gigante dai piedi d'argilla, prossimo al crollo. L'originalità di questo libro risiedono in primo luogo nel fatto che il suo autore non è semplicemente il corrispondente della Stampa a Pechino, ma uno studioso che vive in Cina da oltre vent'anni, accreditato tanto in Oriente quanto in Europa e negli Stati Uniti come uno dei più autorevoli osservatori della realtà cinese; in secondo luogo, nel fatto che è un libro chiaramente schierato, sostenuto da una tesi precisa: la Cina è il mondo che cambia, e chiudere gli occhi e i confini a questo cambiamento equivarrebbe a un suicidio. Ancora di più: la Cina potrebbe essere, per il nostro Paese e per le sue forze più vitali e innovative, la migliore delle occasioni per riprendere a guardare al di là dei confini degli interessi particolari e oltre un futuro che ormai siamo purtroppo abituati a pensare solo in termini di legislature. Il gigante che dopo centinaia di anni di isolamento si apre, pieno di contraddizioni, è in realtà lo specchio di



una storia che già conosciamo e contemporaneamente, per noi come per tutto l'Occidente, la sfida di ripensare la storia.