Questa è la prima opera completa, dopo "Trade and Politics in the Ancient World" di Hasebroek, ad affrontare direttamente il ruolo dei commercianti marittimi nell'antica Grecia. Il presupposto principale è che la posizione giuridica, economica, politica e non ufficiale dei commercianti possa essere correttamente valutata solo attraverso la lente del contesto della polis. L'opera sostiene che coloro che intrattenevano scambi commerciali interregionali con l'Atene classica erano principalmente poveri e stranieri (quindi politicamente inerti ad Atene). Inoltre, Atene, così come altre poleis della Grecia classica, ricorreva a misure limitate, ben lontane dalla guerra o da altre forme di imperialismo economico, per attrarli. Tuttavia, almeno nella mente dei singoli ateniesi, le considerazioni sull'indispensabilità dei commercianti per Atene soppiantarono quella che altrimenti sarebbe stata una bassa stima del loro status sociale |