1.

Record Nr.

UNISA996596871103316

Autore

TUCKER, Richard P. <1938->

Titolo

Insatiable appetite : the United States and the ecological degradation of the tropical world / Richard P. Tucker

Pubbl/distr/stampa

Berkeley, : University of California Press, 2000

ISBN

9780520923812

Descrizione fisica

Testo elettronico (PDF) (567 p.)

Disciplina

333.70913

Lingua di pubblicazione

Inglese

Formato

Risorsa elettronica

Livello bibliografico

Monografia

Sommario/riassunto

Alla fine del 1800 gli imprenditori americani divennero protagonisti dei 400 anni di storia dell'egemonia economica ed ecologica europea nei tropici. Cominciando come acquirenti nei porti tropicali dell’Atlantico e del Pacifico, si sono evoluti in speculatori fondiari, controllando e gestendo le aree in cui venivano coltivate le colture tropicali per i mercati di consumo nazionali attentamente promossi. Con l’emergere dell’agroindustria corporativa, gli speculatori presero il controllo diretto dei destini ecologici di molte terre tropicali. Supportati dalla protezione diplomatica e militare del governo degli Stati Uniti, emigrarono e costruirono imperi privati ​​nei Caraibi, nell’America centrale e meridionale, nel Pacifico, nel sud-est asiatico e nell’Africa occidentale. Gli investitori yankee e i gestori delle piantagioni mobilitarono ingegneri, agronomi e taglialegna per intraprendere quella che chiamarono la "conquista dei tropici", sostenendo di portare la civiltà ai popoli ottenebrati e la coltivazione alla natura improduttiva. In cooperazione competitiva con le élite politiche e terriere locali, non solo hanno abbattuto le foreste naturali, ma hanno anche spostato le terre tribali e contadine multicoltivate con piantagioni di esportazione di monocolture radicate in regimi di proprietà privata. Questo libro è una ricca storia della trasformazione dei tropici nei tempi moderni, che punta in definitiva al declino della biodiversità derivante dall’addomesticamento di sistemi naturali molto diversi. Richard P. Tucker illustra graficamente il suo studio con sei colture principali, ciascuna un



impero virtuale a sé stante: zucchero, banane, caffè, gomma, carne di manzo e legname. Conclude che finché il libero scambio dominato dalle multinazionali sarà in ascesa, prestando poca attenzione alle sue conseguenze ecologiche a lungo termine, la salute del mondo tropicale sarà gravemente messa in pericolo.