Victoria Bricker mostra che la "storia" talvolta poggia su fondamenti mitologici e che il "mito" può contenere informazioni storiche valide. Il suo libro, che è una critica molto originale della storiografia postconquista sui Maya, sfida i principali presupposti sul rapporto tra mito e storia impliciti nelle interpretazioni strutturaliste. Il focus del libro è il conflitto etnico, un tema che pervade il folklore Maya ed è anche ben documentato storicamente.Il libro inizia con la conquista spagnola dei Maya. Nei capitoli sulla storia post-conquista dei Maya, vengono trattati in modo approfondito cinque conflitti etnici: la rivolta di Cancuc del 1712, la rivolta di Quisteil del 1761, la ribellione di Totonicapan del 1820, la guerra delle caste dello Yucatan (1847-1901) e la guerra di Chamulan. rivolta del 1869. I capitoli analitici considerano la relazione tra eventi storici e folklore moderno sul conflitto etnico. Bricker dimostra che miti e rituali enfatizzano la struttura a scapito della provenienza temporale e geografica, trattando eventi separati da secoli o migliaia di miglia come equivalenti e intercambiabili.Un risultato inaspettato della ricerca di Bricker è la scoperta che molti elementi apparentemente aborigeni del folklore Maya sono in realtà di origine postconquista, e dimostra che è possibile determinare con precisione quando e, cosa più importante, perché diventano parte del mito e del rituale. Inoltre, scopre che lo schema dell'accrescimento degli eventi nel folklore nel corso del tempo fornisce indizi sulla funzione, o sul significato, del mito e del rituale per i Maya. |