Questo libro esplora l'influenza dell'alfabetizzazione sulla vita e sul pensiero dell'XI e XII secolo, sull'organizzazione sociale, sulla critica del rituale e del simbolo, sulla nascita di atteggiamenti empirici, sul rapporto tra linguaggio e realtà e sull'ampia interazione tra idee. e la società. L'alfabetizzazione medievale e della prima età moderna, sostiene Brian Stock, non ha semplicemente sostituito il discorso orale ma ha creato un nuovo tipo di interdipendenza tra l'orale e lo scritto. Se, in superficie, la cultura medievale era in gran parte orale, i testi emersero tuttavia come sistema di riferimento sia per le attività quotidiane sia per dare forma a più ampi veicoli di interpretazione. Anche quando i testi non erano realmente presenti, le persone spesso agivano e si comportavano come se lo fossero. Il libro utilizza metodi derivati dall'antropologia, dalla teoria letteraria e dalla ricerca storica, ed è diviso in cinque capitoli. Il primo tratta la crescita e la forma della stessa alfabetizzazione medievale. Gli altri quattro esaminano nuovamente alcune delle principali questioni del periodo - l'eresia, la riforma, la controversia eucaristica, il pensiero di Anselmo, Abelardo e San Bernardo, insieme all'interpretazione dell'esperienza contemporanea - alla luce dello sviluppo dell'alfabetizzazione. Lo studio conclude che la lingua scritta è stata il principale strumento di integrazione per diverse conquiste culturali. |