"Questo libro ripercorre le origini dello 'straniero illegale' nella legge e nella società americana, spiegando perché e come l'immigrazione clandestina è diventata il problema centrale nella politica di immigrazione degli Stati Uniti, un processo che ha plasmato profondamente idee e pratiche sulla cittadinanza, la razza e l'autorità statale in del ventesimo secolo. Mae Ngai offre una lettura approfondita del regime legale di restrizioni iniziato negli anni '20: la sua architettura statutaria, le genealogie giudiziarie, l'applicazione amministrativa, il trattamento differenziale dei migranti europei e non europei e gli effetti a lungo termine che le restrizioni all’immigrazione, in particolare le quote di origine nazionale e numeriche, hanno rimappato l’America sia creando nuove categorie di differenza razziale sia enfatizzando come mai prima d’ora i confini terrestri contigui della nazione e il loro pattugliamento |