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Record Nr.

UNISA996570272603316

Autore

BOETHIUS, Anicius Manlius Torquatus Severinus

Titolo

Consolazione della filosofia : (Consolatio philosophiae) / Boezio ; a cura di Peter Dronke ; traduzione di Michela Pereira e Piero Boitani

Pubbl/distr/stampa

[Milano], : Fondazione Lorenzo Valla, : Mondadori, 2023

Titolo uniforme

De consolatione philosophiae

ISBN

978-88-04-76484-7

Descrizione fisica

LXXX, 380 p. ; 21 cm

Collana

Scrittori greci e latini

Disciplina

189

Collocazione

V.3. Coll. 17/ 58

Lingua di pubblicazione

Italiano

Latino

Formato

Materiale a stampa

Livello bibliografico

Monografia

Note generali

Testo originale a fronte

Sommario/riassunto

La Consolazione della Filosofia è l’ultima grande opera che, ormai alla fine, l’antichità affida alle civiltà che la seguono. Il suo successo è clamoroso, con traduzioni e commenti in tutta Europa. Esso è dovuto a una serie di fattori: la situazione drammatica del dialogo tra Filosofia e Boezio, che si trova in prigione in attesa di essere giustiziato; l’affascinante alternarsi di prosa e versi, di ragionamento serrato e di canto; il platonismo spiccato venato di aristotelismo; il sottofondo cristiano. Filosofia appare a Boezio in una vera e propria epifania, ma subito mostra una forte personalità drammatica: irritabile, pronta al rimprovero, ma anche protettiva e consolante, ella si fa portavoce di una sapienza tutta umana, erede forse di Parmenide, certo di Platone, Plotino, Proclo e dei libri sapienziali della Bibbia. Il fascino di Boezio è dovuto anche ai temi che la Consolazione discute, in particolare quelli più urgenti per un uomo in attesa della morte: la fortuna, che viene addirittura personificata; il destino; la provvidenza divina; la felicità dell’uomo; l’importanza della virtù; l’abbandono delle aspirazioni puramente umane alla ricchezza e alla gloria. Tutto è discusso con esemplare profondità di pensiero, ma in termini comprensibili a ognuno; tutto viene immerso in una prospettiva cosmica, nella quale le cose sono viste alla luce dell’eterno e del perpetuo, dell’universale che tocca ciascun individuo – come nel famoso carme IX del libro III, l’inno



di intonazione platonica, «quasi un’epitome del Timeo», che invoca il fondatore del mondo e la sua opera di perfezione, armonia, e bellezza: «Tu che il mondo governi con perpetua ragione, / che hai piantato il cielo e la terra, che al tempo / comandi dal perenne di muovere, che fisso / restando a tutto dai moto … tu, bellissimo, il mondo bello / nella mente portando a tua immagine formi / e ordini alle parti sue perfette di farlo perfetto». L’edizione Valla si avvale di un testo appositamente creato, di traduzioni di grande spessore, e di un commento della qualità alla quale Peter Dronke ha abituato i suoi lettori. (Fonte: editore)