I nazisti bruciarono libri e bandirono molta arte moderna. Tuttavia, poche persone conoscono l'affascinante storia della danza moderna tedesca, che è stata la grande eccezione. La danza espressiva moderna ha trovato il favore del regime e soprattutto del famigerato dottor Joseph Goebbels, ministro della Propaganda. Il modo in cui gli artisti moderni hanno collaborato con il nazismo rivela un aspetto importante del modernismo, svela la bizzarra burocrazia che controllava la cultura e racconta le storie di grandi figure che divennero naziste entusiaste e che in seguito mentirono al riguardo. Il libro offre tre prospettive: la ballerina Lilian Karina scrive la sua storia personale molto vivida della danza nella Germania tra le due guerre; la storica della danza Marion Kant fornisce un resoconto sistematico dell'interazione tra danza moderna e stato totalitario e un'appendice documentaria fornisce uno sguardo sulla realtà contorta creata dal razzismo nazista, dai burocrati pedanti e dall'ambizione artistica. |