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Record Nr.

UNISA996487163203316

Autore

Fingerle Maddalena

Titolo

Lascivia mascherata : Allegoria e travestimento in Torquato Tasso e Giovan Battista Marino / / Maddalena Fingerle

Pubbl/distr/stampa

Berlin ; ; Boston : , : De Gruyter, , [2022]

©2022

ISBN

3-11-079411-X

Edizione

[1st ed.]

Descrizione fisica

1 online resource (164 p.)

Collana

Vigilanzkulturen / Cultures of Vigilance , , 2749-8913 ; ; 3

Disciplina

822.3

Soggetti

HISTORY / Europe / Italy

Lingua di pubblicazione

Italiano

Formato

Materiale a stampa

Livello bibliografico

Monografia

Nota di contenuto

Frontmatter -- Ringraziamenti -- Indice -- Introduzione -- 1 Tasso e il rispetto delle regole -- 2 Marino e la trasgressione delle regole -- 3 Vigilanza e disobbedienza nell’Adone -- 4 Tasso e l’allegoria come strumento di riscrittura -- 5 Le grottesche nell’edizione parigina dell’Adone -- 6 Marino e l’uso offensivo dell’allegoria -- 7 Bruni e la credibilità dell’allegoria -- 8 Il travestimento e il velo nella Gerusalemme -- 9 Il travestimento e il velo nell’Adone -- 10 Evasione e gioco nell’Adone -- Testi -- Bibliografia -- Tavole -- Indice delle tavole

Sommario/riassunto

Come reagiscono Torquato Tasso e Giovan Battista Marino al contesto vigilante e normativo tra Cinque- e Seicento? A partire dal rapporto che i due autori nutrono nei confronti delle norme e delle regole si prendono in considerazione due tattiche evasive pensate per salvaguardare lascivie e incanti nei poemi: da un lato l’allegoria, dall’altro il travestimento. Il percorso di Tasso è evolutivo e la sua opinione cambia in base all’interiorizzazione di leggi e valori che portano a una rivalutazione delle opinioni iniziali, mentre Marino trasgredisce le regole e utilizza elementi tipicamente difensivi – quali l’allegoria – rovesciandoli e inventandone un uso celatamente offensivo. In questo contesto vengono così rivalutate le allegorie paratestuali dell’Adone di Marino, finora mal considerate dalla critica, e viene ripensato il percorso tassiano in un’ottica che vede i due autori non come vittime di un sistema censorio, ma come partecipanti attivi.