Nel XXI secolo, perché si continua a parlare degli anni Cinquanta e Sessanta? Il netto contrasto tra questi decenni, il loro concorso con l'infanzia e la giovinezza dei baby boomer e l'emergere della televisione e del rock and roll aiutano a spiegare il loro potere simbolico. In Happy Days and Wonder Years, Daniel Marcus rivela come le interpretazioni di questi decenni abbiano avuto un ruolo nella politica culturale degli Stati Uniti dal 1970. Dall'immagine di Ronald Reagan come Cold Warrior degli anni Cinquanta al fandom di Bill Clinton per Elvis Presley e John F. Kennedy, i politici hanno invocato gli anni Cinquanta e Sessanta per connettersi al loro pubblico. Marcus mostra come film, televisione, musica e memorie hanno risposto alla nostalgia politica di oggi e perché il nostro intrattenimento rimane immerso in repliche, revival e riferimenti a tempi passati. Questo libro offre una nuova comprensione di come la politica e la cultura popolare abbiano influenzato le nostre nozioni del passato e di come gli eventi di molto tempo fa continuino a plasmare la nostra comprensione del presente. |