In Haiti, History, and the Gods, Joan Dayan traccia l'immaginario culturale di Haiti non solo ricostruendo la storia dell'isola, ma evidenziando ambiguità e complessità che sono state ignorate. Indaga lo spazio di confronto in cui Haiti viene creata e ricreata nella finzione e nei fatti, nel testo e nel rituale, nel discorso e nella pratica. L'ambizioso progetto di Dayan è un tour de force di ricerca che dà dimensioni umane a questa colonia francese del XVIII secolo e fornisce un modello per comprendere l'Haiti di oggi. Esaminando il complesso tessuto sociale della Saint-Domingue francese, che nel 1804 divenne Haiti, Dayan scopre un passato taciuto e sommerso. Invece di fare affidamento su fonti familiari per ricostruire la storia haitiana, usa una sorprendente varietà di voci che in precedenza non erano state ascoltate. Molti dei materiali qui recuperati - testi storici trascurati o repressi, documenti legali, opere religiose, memorie segrete, lettere e narrativa letteraria - non sono mai stati tradotti in inglese. Altri, come il romanzo radicale del vodou di Marie Vieux Chauvet, Fonds des Nègres, sono usati raramente come fonti storiche. Dayan sostiene anche provocatoriamente la considerazione sia dei rituali vodou che della narrativa come depositi della storia. Lo studio è arricchito dalle intuizioni che ha raccolto da conversazioni ed esperienze durante i suoi numerosi viaggi ad Haiti negli ultimi vent'anni. Nel complesso, il materiale presentato in Haiti, History, and the Gods non solo ripristina un capitolo perduto della storia haitiana, ma suggerisce le necessarie |