È opinione diffusa che la lotta per rovesciare il regime corrotto di Porfirio Diaz abbia trasformato radicalmente la struttura della società messicana, apportando giustizia sociale ai contadini e ai lavoratori oppressi. Ramón Eduardo Ruíz confuta la visione tradizionale. Attingendo a numerose fonti d'archivio, esamina attentamente le conseguenze economiche del regime di Diaz e traccia la crescita di un diffuso malcontento sociale. Descrive i retroscena e gli obiettivi dichiarati dei leader della Rivoluzione - Madero, Venustiano Carranza, Pancho Villa, Alvaro Obregón ed Emiliano Zapata - e poi si propone di scoprire cosa, dietro i cambiamenti superficiali della carta e la retorica, hanno effettivamente fatto. Conclude che la cosiddetta Rivoluzione è stata guidata da elementi della classe media insoddisfatta i cui obiettivi erano ristretti e di carattere borghese. Nonostante le importanti riforme, molte delle vecchie ingiustizie e disuguaglianze politiche, economiche e sociali sono sopravvissute. |