Dal 1909 al 1913, il governatore William Glasscock servì lo stato del West Virginia come ardente progressista e riformatore. Nel suo discorso inaugurale proclamò il governo "la macchina invocata e ideata dall'uomo per il suo beneficio e protezione" e il buon governo il garante della felicità, della prosperità, del successo e del benessere delle persone. Il volume racconta la vita e l'opera del tredicesimo governatore del West Virginia. Nato durante la Guerra Civile, Glasscock si trovò innanzi a un paese lacerato da una guerra fratricida e che era sul punto di diventare una potente nazione industriale all'inizio del XX secolo. L'autore Gary Jackson Tucker dimostra come Glasscock, insieme ad altri durante l'era progressista, si sia scagliato contro grandi e potenti macchine politiche ed economiche per emanare leggi a tutela di elezioni libere ed eque, giusta tassazione, regolamentazione dei servizi pubblici e leggi sulla compensazione dei lavoratori. Non esitando mai a usare il potere dello stato per resistere al razzismo e al governo della mafia, e mettendo a repentaglio la propria sicurezza personale, Glasscock ottenne l'elogio e l'ammirazione della gente comune. I quattro anni in carica di Glasscock gli tolsero la salute e la sicurezza finanziaria, ma contribuirono a migliorare il governo del West Virginia. |