L'ascesa trionfante di Luigi Napoleone Bonaparte sui suoi oppositori repubblicani è stata il tema centrale della maggior parte dei resoconti narrativi della Francia della metà del XIX secolo, mentre la resistenza al colpo di stato è stata generalmente trascurata. Collocando l'insurrezione del dicembre 1851 in un'ampia prospettiva di sviluppo socioeconomico e politico, Ted Margadant mostra tutto il suo significato come punto di svolta nella storia francese moderna. Sostiene che, come prima espressione di una nuova forma di partecipazione politica da parte dei contadini, la resistenza al colpo di stato era di maggiore importanza di quanto si pensasse in precedenza. Inoltre, fornisce teorie più generali sui movimenti contadini e le rivolte popolari. Utilizzando materiali manoscritti negli archivi nazionali e dipartimentali francesi, l'autore esamina l'insurrezione in modo approfondito su scala nazionale. Dopo una breve discussione sulle caratteristiche principali dell'insurrezione, ne analizza i fondamenti economici e sociali; la dialettica della repressione e del complotto che ha alimentato la crisi politica; e le mobilitazioni armate, le violenze e gli arresti massicci che ne sono derivati. Un capitolo finale considera le implicazioni dell'insurrezione per questioni più ampie nella storia sociale e politica della Francia moderna. |